Mercati – Europa riduce i cali nel pomeriggio, Milano (-0,3%) riagguanta i 40mila

Le borse europee riducono le perdite nel pomeriggio mentre Wall Street viaggia incerta.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,3% tornando sopra quota 40mila (40.067 punti) seppur ancora debole come il Dax di Francoforte (-0,6%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,1%); resistono il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e il Cac 40 di Parigi (flat). Oltreoceano, il Dow Jones flette dello 0,1%; l’S&P 500 e il Nasdaq salgono dello 0,1%.

Gli investitori restano intenti a valutare i dati macro al fine di individuare come i dazi stiano condizionando l’economia e potranno modificare la risposta delle banche centrali.

In particolare, oggi pomeriggio sono emersi nuovi segnali sull’inflazione statunitense con prezzi alla produzione di maggio che hanno accelerato, meno delle attese (+0,2%), a +0,1% mese su mese dal -0,2% di aprile (rivisto da -0,5%). Su base annua, l’indicatore è salito, come previsto, del 2,6%, oltre il +2,5% del mese precedente (rivisto da +2,4%).

Nel complesso, l’inflazione Usa è risultata contenuta il mese scorso, indicando come i dazi non abbiano ancora portato a un aumento dei prezzi per consumatori e imprese mentre alimentano l’aspettativa che la Fed abbia spazio di manovra per abbassare i tassi.

Al momento, le previsioni indicano che la banca centrale statunitense manterrà invariato il costo del denaro la prossima settimana, in attesa di vedere come le politiche di Trump influenzeranno l’economia. Nel frattempo, il presidente Usa ha avvertito che invierà lettere ai partner commerciali entro le prossime due settimane per comunicare nuove tariffe unilaterali, in vista della scadenza del 9 luglio.

Sempre oltreoceano, nella settimana al 7 giugno le richieste di sussidi di disoccupazione sono rimaste stabili rispetto alla settimana precedente (riviste da 247mila) a 248mila unità, a fronte delle 242mila unità previste dagli analisti.

Sul forex, l’euro/dollaro balza a 1,159 mentre il cambio dollaro/yen scivola a 143,6. Tra le materie prime, il petrolio riduce le perdite con il Brent (-1%) a 69,1 dollari al barile e il Wti (-0,9%) a 67,5 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 94 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,42%.

Tornando a Piazza Affari, accelera e resta in vetta Eni (+1,3%), seguita da Amplifon (+1,1%), Banca Mediolanum e Popolare di Sondrio (entrambe +1%), mentre rimane in fondo Ferrari (-2,7%), preceduta da Cucinelli, Stellantis e Stm (tutte a -2,5%).