Le borse europee chiudono in ribasso, simili all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in calo dell’1,3% in area 39.439 punti, in ribasso come il DAX di Francoforte (-1,1%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,2%), il CAC 40 di Parigi (-1,1%), il Ftse 100 di Londra (-0,4%).
Oltreoceano, il Dow Jones cede lo 0,9%, il Nasdaq lo 0,5%, lo S&P 500 lo 0,4%.
I mercati restano colpiti dall’aumento delle tensioni in Medio Oriente dopo che Israele ha lanciato nella notte una serie di attacchi “preventivi” in Iran contro impianti nucleari e militari, fabbriche di missili balistici e alti ufficiali mentre Teheran ha risposto con l’invio di oltre 100 droni avvertendo di non avere “limiti” nella propria reazione.
Il segretario generale della Nato Mark Rutte non crede comunque che questo attacco avvicini una guerra nucleare o una guerra mondiale, aggiungendo che “Tutti sono concentrati sulla de-escalation”.
Trump ha invece dichiarato di essere a conoscenza del fatto che Israele avrebbe condotto attacchi contro l’Iran prima che questi avvenissero. “Spero sempre nei negoziati”, ha affermato, Teheran “non può avere l’atomica”.
Restano allo stesso tempo monitorate le questioni commerciali e la politica monetaria.
Dall’agenda macro, nell’Eurozona, ad aprile, la produzione industriale è diminuita del 2,4% su base mensile, oltre il -1,6% delle attese e dopo il +2,4% di marzo (rivisto da +2,6%). Su base annua, l’indice è aumentato dello 0,8%, a fronte del +1,4% del consensus e del +3,7% del mese precedente (rivisto da +3,6%).
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,156 mentre il cambio dollaro/yen sale a 144,1. Tra le materie prime, il petrolio continua a correre con il Brent (+5,9%) a 73,5 dollari al barile e il Wti (+6,2%) a 72,3 dollari al barile, in scia all’attacco all’Iran, importante esportatore di greggio.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 96 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,49%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Italgas (+1,1%), Eni (+1,0%), A2a (+0,9%), Leonardo (+0,4%) mentre chiudono in coda Nexi (-4,9%), Campari (-3,4%), Stellantis (-3,4%), Azimut (-3,2%).