Mercati – Partenza di forti vendite nel Vecchio Continente in scia alle tensioni in Medio Oriente, Milano a -1,6%

Avvio in rosso per le principali borse europee.

A Milano, il Ftse Mib cede l’1,6% a 39.302 punti, negativo come l’Ibex35 di Madrid (-1,7%), il Dax di Francoforte (-1,4%), il Cac 40 di Parigi (-1,2%) e il Ftse 100 di Londra (-0,6%).

Il sentiment risente dell’aumento delle tensioni in Medio Oriente a seguito degli attacchi di Israele contro l’Iran.

Israele ha lanciato nella notte una serie di attacchi “preventivi” in Iran contro impianti nucleari e militari, fabbriche di missili balistici e alti ufficiali. L’operazione continuerà per “tanti giorni” quanti saranno necessari per rimuovere la minaccia, mentre l’Iran ha lanciato oltre 100 droni verso Israele.

Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato che Israele ha condotto la sua azione militare contro l’Iran in modo indipendente e che Washington non è coinvolta.

Parallelamente, continuano a tenere banco le questioni commerciali e la politica monetaria.

Sul fronte macro, a maggio l’indice dei prezzi al consumo in Germania ha registrato un incremento dello 0,1% su base mensile, confermando preliminare e attese. Su base annua, l’indice ha registrato un progresso del 2,1%, anche in questo caso al pari del preliminare e del consensus. Il tasso di inflazione armonizzato agli standard Ue ha registrato un aumento dello 0,2% su base mensile, in linea con il preliminare e le attese, e una crescita del 2,1% su base annua, confermando preliminare e attese.

Sempre a maggio, in Francia i dati finali sull’inflazione sono risultati in linea ai preliminari e alle attese. L’indice dei prezzi al consumo è calato dello 0,1% su base mensile mentre è aumentato dello 0,7% anno su anno. L’indice armonizzato agli standard Ue è sceso dello 0,2% m/m ma salito dello 0,6% a/a.

Nel corso della mattinata sono attese la bilancia commerciale di aprile di Italia ed Eurozona e produzione industriale di aprile dell’Eurozona.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,155 mentre il cambio dollaro/yen sale a 143,7. Tra le materie prime, schizza il petrolio con il Brent (+5,2%) a 72,9 dollari al barile e il Wti (+5,3%) a 71,6 dollari al barile, in scia all’attacco all’Iran, importante esportatore di greggio.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 98 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,45%.

Tornando a Piazza Affari, avvio in denaro solo per Leonardo (+2,1%) ed Eni (+1,7%); in fondo Stellantis (-3%), Banca Popolare di Sondrio (-2,6%) che ritiene che la valorizzazione nell’ambito dell’OPS da parte di BPER non riconosce pienamente il reale valore della Banca, Banca Mediolanum e MPS (-2,5%).