Mercati – Chiusura positiva per gli eurolistini, Milano +1,2%

Le borse europee chiudono in denaro, simili all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in rialzo dell’1,2% in area 39.929 punti,  in rialzo come l’Ibex 35 di Madrid (+1,5%), il DAX di Francoforte (+0,9%), il CAC 40 di Parigi (+0,75%), il Ftse 100 di Londra (+0,25%).

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,5%, lo S&P 500 l’1,0%, il Dow Jones lo 0,9%.

Sebbene gli operatori restino cauti nel monitorare le tensioni internazionali, il sentiment beneficia di un allentamento dei timori che la guerra possano degenerare in un conflitto più ampio in Medio Oriente e della notizia che l’Iran avrebbe intenzione di riprendere i colloqui sul suo programma nucleare.

Parallelamente i mercati sono già focalizzati sulle decisioni della Banca del Giappone (domani), Fed (mercoledì) e Banca d’Inghilterra (giovedì).

Infine, sul fronte commerciale, secondo fonti di stampa, la Commissione Ue è pronta ad accettare una tariffa fissa del 10% sugli scambi con gli Stati Uniti, se l’accordo sarà definito con criteri chiari e condivisi. L’obiettivo è evitare dazi più elevati su automobili, farmaceutica e componenti elettronici in vista del 9 luglio.

Dall’agenda macro, a giugno, l’indice Empire State Manufacturing di New York è peggiorato, contro le attese (-5,9 punti), a -16 punti da -9,2 punti del mese precedente.

A maggio, l’indice finale armonizzato UE dei prezzi al consumo in Italia è sceso dello 0,1% su base mensile ma aumentato dell’1,7% anno su anno, sotto le attese e i preliminari (rispettivamente +0,1% e +1,9%). Al lordo dei tabacchi, il dato ha rallentato a -0,1% su base mensile e a +1,6% a/a a fronte di preliminari e stime rispettivamente flat e +1,7%.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,158, il cambio dollaro/yen a 144,1. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-2,6%) a 72,4 dollari al barile e il Wti (-2,4%) a 69,5 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 95 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,47%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Unicredit (+3,4%), Prysmian (+3,3%), TIM (+3,0%), Buzzi (+2,8%) mentre chiudono in coda A2a (-1,4%), Terna (-1,1%), Generali (-0,55%), Snam (-0,5%).