Avvio in rialzo a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare al conflitto in Medio Oriente, alla Fed e all’agenda macro.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna lo 0,9%, lo S&P 500 lo 0,75%, il Dow Jones lo 0,6%.
L’attenzione resta sul conflitto tra Israele e Iran dopo un fine settimana di attacchi da entrambe le parti, con gli investitori intenti a monitorare le ripercussioni dei rialzi del petrolio e le conseguenti pressioni inflazionistiche.
Lo sguardo è poi rivolto alla politica monetaria, con la decisione della Fed sui tassi d’interesse attesa mercoledì a valle della due giorni del Federal Open Market Committee.
Dall’agenda macro odierna, intanto, l’indice Empire State Manufacturing, che misura l’andamento dell’attività manifatturiera dello stato di New York, ha registrato a giugno un valore di -16 punti , peggiorando contro le attese (-5,9 punti) dai -9,2 punti di maggio.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,160 mentre il cambio dollaro/yen scende a 143,8. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1,2%) a 73,4 dollari al barile e il Wti (-1,3%) a 70,4 dollari al barile.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente al 3,96% e al 4,43%.
