Le borse europee viaggiano incerte nel pomeriggio mentre Wall Street è positiva.
A Milano, il Ftse Mib guadagna ancora lo 0,2% a 39.474 punti, in linea al Ftse 100 di Londra (+0,2%) e all’Ibex35 di Madrid (+0,2%); più arretrati, invece, il Dax di Francoforte (-0,2%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%). Oltreoceano, il Nasdaq sale dello 0,6%, l’S&P 500 e il Dow Jones entrambi dello 0,5%.
Gli investitori restano prudenti in vista della Fed che, secondo le stime, lascerà i tassi invariati per la quarta riunione consecutiva, puntando ad aver prima un quadro più chiaro sull’impatto delle politiche di Trump. L’istituto dovrebbero confermare le previsioni di due tagli ai tassi per quest’anno, anche se alcuni economisti sostengono che il “dot plot” potrebbe mostrarne solo uno. Ulteriori dettagli sono attesi dalle parole del presidente Powell.
Il tutto in un clima che resta condizionato dal fronte geopolitico: la guida suprema dell’Iran, Khamenei, ha dichiarato che non cederà a Israele, sfidando Trump che ha chiesto una “resa incondizionata” di Teheran e minacciando che “qualsiasi intervento militare statunitense sarà senza dubbio accompagnato da danni irreparabili”.
Dall’agenda macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono scese, più delle attese (246mila), a 245mila unità dalle 250mila della settimana precedente (riviste da 248mila).
Nella stessa area, nella settimana al 13 giugno, l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche, ha virato -2,6%, dopo il +12,5% della settimana precedente.
A maggio, i prezzi al consumo finali nell’Eurozona hanno riportato una variazione nulla su base mensile e un aumento dell’1,9% su base annua, in linea al preliminare e al consensus. L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha mostrato un incremento del 2,3% su base tendenziale, anch’esso come da preliminare e attese.
Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,151 e il cambio dollaro/yen a 144,9. Tra le materie prime, il petrolio resta negativo con il Brent (-0,8%) a 75,8 dollari al barile e il Wti (-0,9%) a 72,6 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si conferma a 99 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,49%.
Tornando a Piazza Affari, accelera e resta in vetta Telecom Italia (+3,1%) con gli operatori in attesa di novità sul gruppo che potrebbero emergere dall’assemblea del 24 giugno, seguita da Cucinelli e Banco BPM (entrambe +1,1%); resta in fondo Iveco (-2,2%), preceduta da Recordati (-1,8%) e Moncler (-1,2%).