Mercati – Vecchio Continente procede poco mosso a metà seduta con Piazza Affari che avanza dello 0,2%

Le borse europee restano caute a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano sopra la parità.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 39.453 punti, poco mosso come il Ftse 100 di Londra (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%), l’Ibex35 di Madrid (+0,1) mente il Dax di Francoforte cede lo 0,2%.

Il focus è rivolto a quanto emergerà stasera dalla Federal Reserve che, secondo le previsioni, manterrà i tassi invariati questo mese e il prossimo, e dalla successiva conferenza stampa del presidente Powell. Gli operatori continuano ad aspettarsi circa due tagli da 25 punti base per quest’anno, con il primo già scontato per ottobre.

Mosse che potranno dipendere anche dagli sviluppi in tema di dazi, conflitti internazionali e i conseguenti impatti economici.

Sullo sfondo restano infatti le gravi tensioni tra Israele e Iran mentre Trump ha chiesto la resa incondizionata di Teheran e minacciato un possibile attacco al leader del Paese, alimentando le speculazioni di un maggior coinvolgimento diretto nel conflitto da parte degli Stati Uniti.

Dall’agenda macro, attese nel pomeriggio, dagli Usa, le richieste mutui MBA e le richieste di sussidi di disoccupazione.

Intanto, nella Zona Euro, a maggio, i prezzi al consumo (dato finale) hanno riportato una variazione nulla su base mensile e un aumento dell’1,9% su base annua, in linea al preliminare e al consensus. Valori in rallentamento rispetto alla rilevazione finale di aprile, che si era attestata a +0,6% m/m e +2,2% a/a. L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha mostrato un incremento del 2,3% su base tendenziale, in linea al preliminare e alle attese. Il dato è invece inferiore alla rilevazione finale di aprile (+2,7%).

Sempre a maggio, nel Regno Unito, i prezzi al consumo sono saliti dello 0,2% su base mensile, in linea con le attese e rispetto al +1,2% di aprile. Su base annua, sono aumentati del 3,4%, in linea con le previsioni e in lieve rallentamento rispetto al +3,5% del mese precedente. L’indice CPI Core ha riportato un incremento del 3,5%, rispetto al +3,6% delle previsioni e al +3,8% del mese precedente.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,151 mentre il cambio dollaro/yen scende a 144,9. Tra le materie prime, petrolio in ulteriore calo con il Brent (-0,7%) a 75,9 dollari al barile e il Wti (-0,8%) a 72,7 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta stabile rispetto all’apertura a 99 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,52%.

Tornando a Piazza Affari, guida TIM (+2,4%) seguita da Saipem (+1,4%), Cucinelli (+1,2%) e Bper (+0,9%). In coda Iveco (-1,9%), Recordati (-1,8%), Buzzi (-1,3%) e Moncler (-0,7%).