Le borse europee riducono moderatamente le perdite a metà seduta mentre oggi Wall Street sarà chiusa per festività.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,3% a 39.289 punti, ancora debole comunque come il CAC 40 di Parigi (-0,6%), il Dax di Francoforte (-0,4%), l’Ibex35 di Madrid (-0,3%) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%) .
Con la fiducia già frenata da una crescente probabilità di un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti nel conflitto tra Israele e Iran, gli investitori restano cauti e focalizzati sulla politica monetaria.
All’indomani della Fed che, come atteso, ha confermato i tassi, rivedendo però al ribasso le proprie stime di crescita per quest’anno e attendendosi un’inflazione più elevata, la Banca Nazionale Svizzera ha azzerato il costo del denaro, in linea alle previsioni.
Ora l’attenzione si concentrerà sulla Banca d’Inghilterra che dovrebbe lasciare i tassi invariati al 4,25% e sugli interventi, tra gli altri, della presidente della BCE Lagarde.
Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,147 e il cambio dollaro/yen a 145,3. Tra le materie prime, il petrolio riduce i guadagni con il Brent (+0,6%) a 77,1 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 74,0 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta a 100 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,52%.
Tornando a Piazza Affari, rallentano ma rimangono in vetta i petroliferi Tenaris (+0,7%), Eni (+0,6%), in linea a Buzzi (+0,6%) mentre peggiora in fondo Cucinelli (-2,8%), preceduta da Nexi (-2,3%) e Amplifon (-2,2%).