Mercati – Chiusura perlopiù in denaro per il Vecchio Continente con Milano a +0,7%

Gli eurolistini chiudono prevalentemente in denaro, mentre Wall Street procede perlopiù in calo dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 39.231 punti (+0,7%), bene come il Dax di Francoforte (+1,2%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%), il CAC 40 di Parigi (+0,5%), mentre chiude in controtendenza il Ftse di Londra (-0,2%).

Oltreoceano, il Nasdaq cede lo 0,5%, lo S&P 500 lo 0,2%, mentre il Dow Jones guadagna lo 0,1%.

I mercati sembrano beneficiare di un allentamento delle tensioni in Medio Oriente. Secondo indiscrezioni, l’Iran sarebbe pronto ad accettare alcune limitazioni all’arricchimento dell’uranio. Inoltre, l’inquilino della Casa Bianca ha fatto sapere che deciderà entro due settimane se gli Stati Uniti si alleeranno con lo Stato ebraico, scongiurando così il pericolo di un imminente coinvolgimento americano, come emerso nei giorni scorsi.

Sul fronte banche centrali, governatore della Fed Christopher Waller ha detto che l’istituto potrà abbassare i tassi già a luglio. Parole che seguono la decisione della Federal Reserve di lasciare invariato il costo del denaro e con i policy maker che hanno confermato l’aspettativa di due tagli entro fine 2025.

Sul fronte macro, a giugno la lettura preliminare sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona, stilata dalla Commissione europea, si è attestata a -15,3 punti, in peggioramento contro le attese (-15,0 punti) dai -15,2 punti del mese precedente.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,152 e il cambio dollaro/yen a 145,9. Tra le materie prime, petrolio contrastato con il Brent in calo (-2,6%) a 76,8 dollari al barile mentre in frazionale rialzo il Wti (+0,2%) a 73,6 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 101 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,52%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Azimut (+3,8%), dopo l’indiscrezione che il gruppo Ion sarebbe pronto a investire in Tnb, la nuova banca digitale italiana fondata da Fsi Sgr e Azimut Holding. Seguono TIM (+2,9%), Bper (+2,6%) e Interpump (+2,5%). In coda le utility con Terna (-0,9%), Snam (-0,8%) e A2A (-0,6%).