Mercati – Europa resta sottotono a metà seduta, Piazza Affari (-1%) appesantita dallo stacco cedole

Le borse europee restano sottotono a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in leggero rialzo.

A Milano, il Ftse Mib cede l’1% a 38.834 punti, preceduto da CAC 40 di Parigi (-0,5%), Dax di Francoforte (-0,4%), Ibex35 di Madrid (-0,2%) e Ftse 100 di Londra (flat).

Sebbene gli investitori restino fortemente preoccupati per un’ulteriore escalation della guerra tra Israele e Iran, si rafforza l’aspettativa secondo cui è improbabile che la risposta immediata di Teheran al bombardamento dei suoi siti nucleari da parte di Washington avvenuto nel weekend possa interrompere in modo significativo il trasporto di petrolio dal Medio Oriente.

Infatti, nonostante il Ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi abbia affermato che il Paese si riserva tutte le opzioni come ritorsione, non si sono ancora registrati segnali di stop ai flussi di greggio.

Resta l’attenzione anche sull’agenda macro: la stima preliminare di giugno del PMI Manifatturiero dell’Eurozona è risultata stabile, contro le attese (49,6 punti), a 49,4 punti. L’indice Servizi è salito, come previsto, a 50 punti dai 49,7 di maggio mentre il Composito è risultato invariato rispetto al mese precedente a 50,2 punti, a fronte dei 50,5 del consensus.

Nello stesso mese, il preliminare del PMI manifatturiero tedesco si è attestato a 49 punti, in aumento, oltre le attese (48,9 punti), rispetto ai 48,3 punti di maggio. Il PMI servizi è salito, più del consensus (47,8 punti), a 49,4 punti dai 47,1 del mese precedente. Il composito ha riportato 50,4 punti, superiore ai 49 punti stimati e ai 48,5 punti di maggio.

Sempre a giugno, il preliminare del PMI Manifatturiero francese è sceso a 47,8 punti dai 49,8 punti di maggio e del consensus. L’indice Servizi è diminuito, contro le attese (49,2 punti), a 48,7 punti rispetto ai 48,9 punti del mese precedente. Il Composito si è attestato a 48,5 punti, in calo dai 49,3 punti di maggio e stimati dagli analisti.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,147 mentre il cambio dollaro/yen balza a 147,7. Tra le materie prime, il petrolio riduce i guadagni con il Brent (+0,6%) a 75,9 dollari al barile e il Wti (+0,5%) a 74,2 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund flette, rispetto all’avvio, a 101 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,54%.

Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Tenaris (+0,6%), seguita da Terna (+0,5%) nel giorno dello stacco cedola, Inwit ed Eni (entrambe +0,4%) mentre scivola in fondo Leonardo (-3,3%) dopo lo stacco dividendo, preceduta da Iveco (-2,4%) e Telecom Italia (-2,2%) alla vigilia dell’assemblea degli azionisti.