Avvio debole a Wall Street in un contesto che rimane condizionato dalle tensioni internazionali e dalle relative conseguenze.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede lo 0,4%, il Dow Jones lo 0,1% mentre l’S&P 500 è flat.
Gli investitori restano cauti, intenti a valutare il rischio di una interruzione significativa del trasporto di petrolio dal Medio Oriente come conseguenza di una eventuale risposta immediata di Teheran agli attacchi statunitensi avvenuti nel fine settimana. Scenario che alimenterebbe l’aspettativa di un’impennata dei prezzi dell’energia e di un’inflazione più elevata.
Nel frattempo, nonostante il Ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi abbia dichiarato che il Paese si riserva tutte le opzioni come ritorsione, non si sono ancora registrati stop ai flussi di greggio.
Resta l’attenzione anche sull’agenda macro in attesa, nel pomeriggio, dei PMI preliminari statunitensi di giugno.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,147 mentre il cambio dollaro/yen sale a 147,4. Tra le materie prime, petrolio positivo con il Brent (+0,5%) a 75,8 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 74,1 dollari al barile.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni scivolano rispettivamente al 3,89 e al 4,34%.
