Wall Street chiude in calo venerdì ma l’attenzione ora è sull’attacco Usa all’Iran di domenica notte

Wall Street ha chiuso la seduta di venerdì in lieve calo dopo che il presidente aveva detto che in due settimane avrebbe deciso se attaccare o meno l’Iran.

Domenica però il mondo è stato scosso dalla notizia dell’attacco americano ai siti nucleari iraniani.

Tornando a venerdì l’S&P 500 ha chiuso a -0,22%, il Nasdaq a -0,51% e il Dow Jones a +0,08%.

Negativo anche il Russel 2000 a -0,17%.

Domenica alle 2 di notte italiane sette bombardieri stealth B2 hanno attaccato i siti nucleari di Natanz e di Isfahan sganciando 14 ordigni MOP, progettati per esploder a 60 metri sottoterra, con l’obiettivo di distruggere le infrastrutture per l’arricchimento dell’uranio.

Cosi gli analisti, che venerdì erano ancora in attesa di sapere quale sarebbe stata la decisione di Trump, non hanno dovuto attendere molto per avere una risposta ai loro quesiti.

L’attacco americano avrà sicuramente un forte impatto sulle borse mondiali con il timore del blocco dello stretto di Hormuz, dove passa il 30% dell’oro nero mondiale, che si fa sempre più concreto.

Una mossa da parte dell’Iran che potrebbe far schizzare il prezzo del greggio, ma anche un arma a doppio taglio per il regime che rischierebbe di minare le relazioni internazionali con i partner, in particolare con la Cina che oggi è il principale acquirente del petrolio iraniano.

Cosi il Brent ha chiuso la seduta di ieri a +2,15% a 77,1 dollari al barile. In rialzo anche il Wti a +1,13% a 75,78 dollari al barile.

Poco mosso l’oro che ha chiuso l’ultima seduta a +0,08% a 3.388,35 dollari l’oncia. Andamento simile per l’argento a +0,09% a 36,05 dollari l’oncia.

Infine sul forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,15 e il dollaro/yen sale a 146,22.