TIM – Assemblea approva bilancio 2024 e modifica dell’oggetto sociale

In sede ordinaria l’assemblea degli azionisti di TIM ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2024, che si è chiuso con una perdita netta pari a 1,2 miliardi, coperta mediante l’utilizzo della riserva legale.

Ha inoltre approvato il piano di incentivazione azionaria di lungo termine denominato “Piano LTI di Performance Share 2025-2027” finalizzato a rafforzare l’allineamento tra gli interessi del management e quelli degli azionisti; le modifiche al Piano di Stock Option 2022-2024, adottato dall’Assemblea del 7 aprile 2022; e un nuovo piano di incentivazione di lungo termine denominato “Piano di Phantom Shares 2025-2027”.

In sede straordinaria l’Assemblea ha approvato la proposta di modifica dell’oggetto sociale di TIM contenuta nell’articolo 3 dello Statuto sociale, con conseguente riconoscimento del diritto di recesso agli azionisti che non hanno concorso all’approvazione.

Non ha approvato la modifica dell’articolo 9 dello Statuto sociale in relazione principalmente alla riduzione del numero massimo dei componenti del Cda; alla modifica della percentuale di possesso azionario per la legittimazione alla presentazione delle liste; alla modifica delle modalità e dei criteri di riparto tra le liste degli amministratori da eleggere.

Ha invece approvato la modifica dell’articolo 13 dello Statuto sociale vigente relativamente alla possibilità di nominare un dirigente – diverso dal dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari – per l’attestazione di cui all’art. 154-bis, comma 5-ter del d. lgs. 58/98 (“TUF”) in materia di rendicontazione di sostenibilità.

L’assemblea non ha approvato la modifica dell’articolo 19 dello Statuto sociale relativo alla disciplina del diritto di intervento e dell’esercizio del diritto di voto in Assemblea;

  • ha approvato l’esclusione dell’obbligo di reintegro del vincolo di sospensione d’imposta in relazione agli utilizzi della riserva legale per la copertura delle perdite registrate nei bilanci 2023 e 2024 (con il 98,48% dei voti favorevoli, contrari 1,21% e astenuti 0,31%).

Gli azionisti ordinari che non hanno concorso all’adozione della delibera di modifica della clausola sull’oggetto sociale e gli azionisti di risparmio sono legittimati ad esercitare il diritto di recesso entro e non oltre quindici giorni dall’iscrizione della delibera assembleare presso il Registro delle Imprese. Si ricorda che il valore di liquidazione unitario dovuto agli azionisti ordinari e di risparmio che esercitino validamente il diritto di recesso è pari a euro 0,2884 per le azioni ordinarie ed euro 0,3295 per le azioni di risparmio.

L’efficacia dell’esercizio del diritto di recesso sarà subordinata al fatto che l’ammontare da pagarsi agli azionisti che abbiano esercitato il suddetto diritto non ecceda complessivamente l’importo di 100 milioni.

Come precedentemente comunicato, l’ulteriore condizione relativa alla normativa Golden Power, cui l’efficacia del recesso è stata inizialmente subordinata, si è verificata con un provvedimento dell’Autorità che ha deliberato di non esercitare i poteri speciali, pur rientrando la proposta di modifica dell’oggetto sociale nell’ambito di applicazione della normativa Golden Power, precisando che sono manifestamente insussistenti i presupposti per l’esercizio di tali poteri.