Nella centrale di teleriscaldamento “Lamarmora” a Brescia A2A ha inaugurato un nuovo data center progettato dalla società francese Qarnot che, grazie a un avanzato sistema di raffreddamento a liquido, consente di recuperare energia termica a temperature elevate, fino a 65°C, da immettere direttamente in rete per portare calore agli edifici.
Il progetto rappresenta una delle prime applicazioni in Italia di recupero di calore dai data center, la prima in una rete cittadina con l’innovativa tecnologia di raffreddamento a liquido, e risponde a una sfida energetica globale: sfruttare il calore di scarto delle infrastrutture digitali – in continua espansione e fortemente energivore – per produrre energia termica utile per le città.
A regime consentirà di soddisfare il fabbisogno termico di oltre 1.350 appartamenti, evitando l’emissione in atmosfera di 3.500 tonnellate di CO2 all’anno, equivalenti alla capacità di assorbimento di oltre 22.000 alberi.
Con questa iniziativa prosegue quindi il percorso avviato da A2A per rendere il teleriscaldamento sempre più sostenibile, attraverso i diversi progetti di recupero e valorizzazione delle fonti di calore decarbonizzato disponibili sul territorio: da quello prodotto dal termoutilizzatore e dai suoi fumi a quello proveniente da altre fonti industriali come le acciaierie Alfa Acciai e Ori Martin, fino all’utilizzo di accumuli termici per lo stoccaggio dell’acqua calda.
La rete di teleriscaldamento di Brescia è oggi tra le più estese e virtuose d’Europa: oltre 684 chilometri di condotte, 22mila clienti allacciati (pari a 180mila appartamenti equivalenti) e più dell’80% del calore già prodotto da fonti non fossili. Il calore digitale dei data center si aggiunge così a queste fonti, rafforzando ulteriormente il modello bresciano di energia circolare.