Nel primo semestre 2024/25, chiusosi lo scorso 30 aprile, il gruppo ha realizzato ricavi pari a 16,32 milioni (13,46 milioni nel 1H23/24).
L’EBITDA è risultato negativo per 3,96 milioni (-3,35 milioni nel 2024), “principalmente a causa del decremento della voce ‘altri ricavi’ e dell’incremento dei costi per servizi turistici e alberghieri e costo del personale”, spiega la società.
L’EBIT, negativo per 5,34 milioni, ha registrato un decremento di 0,82 milioni. Il risultato di periodo è stato negativo per 5,04 milioni contro i -3,96 milioni del precedente semestre.
Al 30 aprile 2025 la liquidità del gruppo ammonta a 7,53 milioni; la posizione finanziaria netta a breve termine è stata positiva per 6,18 milioni, mentre quella complessiva del gruppo, comprensiva delle attività finanziarie correnti e non correnti, è risultata positiva per 20,02 milioni. Rispetto al 30 aprile 2024 la posizione finanziaria netta consolidata ha registrato un incremento di 0,87 milioni.
Sulla base dei dati gestionali rilevati nella seconda metà di giugno 2025, prosegue la società, “le prenotazioni della prossima stagione estiva registrano un incremento complessivo del +9,61% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente. In particolare, le prenotazioni verso le mete estere, nonostante l’incertezza derivante dai conflitti ancora in corso i cui esiti non sono prevedibili, sono in miglioramento rispetto all’esercizio precedente (+23,34% per le destinazioni estere di proprietà e +8,42% per il settore Tour Operator e villaggi commercializzati), così come le destinazioni italiane di proprietà che, proprio nella ricerca di una maggior sicurezza di mete e servizi principalmente da parte delle famiglie, stanno registrando un incremento rispetto lo scorso esercizio (+6,65%)”.
“Si auspica pertanto che le vendite relative alla stagione estiva possano confermare, per quanto possibile, tale tendenza”.
“Conseguentemente a quanto descritto in precedenza, sulla base dei dati gestionali rilevati nella seconda metà di giugno 2025, rispetto al precedente periodo”, aggiunge una nota, “le vendite relative alle destinazioni di proprietà nazionali ammontano a 28,41 milioni, registrando un incremento di 1,77 milioni rispetto al precedente periodo, mentre il mercato extraeuropeo sulle destinazioni di proprietà registra un incremento di 1,99 milioni (10,51 milioni), così come il settore del Tour Operator e villaggi commercializzati che si attestano intorno a 10,63 milioni contro 9,8 milioni dello stesso periodo del precedente esercizio. Questi dati si riferiscono a una situazione internazionale diversa da quella di riferimento, non possiamo quindi escludere un rallentamento delle vendite”.