Avvio sopra la parità per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 39.460 punti, bene come il Dax di Francoforte (+0,5%), il CAC 40 di Parigi (+0,4%), l’Ibex35 di Madrid (+0,4%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).
Si rafforza l’aspettativa di un taglio ai tassi statunitensi prima del previsto dopo i rumour secondo cui Trump starebbe valutando di annunciare in anticipo il prossimo presidente della Fed, ovvero entro settembre o ottobre.
I funzionari della banca centrale Christopher Waller e Michelle Bowman hanno recentemente segnalato la loro disponibilità ad abbassare i tassi già a luglio, se l’inflazione rimane contenuta. Powell rimane comunque cauto: ieri ha infatti dichiarato al Senato che è “molto difficile prevedere” l’impatto inflazionistico dei dazi, dopo aver ribadito a inizio settimana che la Fed non ha fretta di tagliare i tassi.
Sullo sfondo, in tema geopolitico, gli operatori sono alle prese con le dichiarazioni di Trump che si è attestato la vittoria in Iran e il raggiungimento della pace con Israele oltre ad aver ottenuto la vittoria sui paesi EU per le spese militari della Nato, con un accordo che porterà gli investimenti in difesa dei singoli paesi al 5% del pil (ad eccezione della Spagna, unico stato ad essersi opposto).
Dall’agenda macro, attesi, nel pomeriggio, dagli Stati Uniti, gli ordini di beni durevoli e le scorte all’ingrosso, entrambi di maggio, il Pil 1Q25 finale e le richieste di sussidi di disoccupazione.
L’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori in Germania, con riferimento a luglio, si è attestato a -20,3 punti, in calo contro le attese (-19,3 punti) rispetto ai -20 punti di giugno.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,169 mentre il cambio dollaro/yen scende a 144,2. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,8%) a 67,0 dollari al barile e il Wti (+0,9%) a 65,5 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 93 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,48%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Telecom Italia (+2,3%), STM (+2%) e Nexi (+1,9%); in fondo Tenaris (-0,7%); Stellantis (-0,5%), che ha iniziato la revisione del piano strategico a lungo termine, e Buzzi (-0,4%).