Le borse europee chiudono positive, simili all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,0% a 39.742 punti, in rialzo come il Dax di Francoforte (+1,8%), il CAC 40 di Parigi (+1,8%), l’Ibex35 di Madrid (+1,05%), il Ftse 100 di Londra (+0,7%).
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna l’1,1%, il Nasdaq e lo S&P 500 lo 0,7%.
Focus principale sugli ultimi dati macro americani: i dati di maggio sul deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla Federal Reserve, hanno evidenziato una crescita annua del 2,3%, in linea con le attese (+2,2%) e al di sopra del +2,2% di aprile. Su base mensile, l’indice ha registrato un incremento dello 0,1%, in linea con le previsioni e il mese precedente.
A prescindere da elementi volatili, il PCE Core è salito del 2,7% annuo, al di sopra del +2,6% delle attese e del mese precedente. Su base mensile, l’indice ha registrato un +0,2%, a fronte del +0,1% di previsioni e mese precedente.
Sempre a maggio il reddito personale negli Usa ha registrato un calo dello 0,4% su base mensile, a fronte del +0,7% di aprile e del +0,3% delle attese.
Le spese per consumi personali in America sono scese dello 0,1% m/m, a fronte del +0,2% del mese precedente e del +0,1% delle previsioni.
Nell’Eurozona, a giugno la fiducia consumatori finale ha confermato il preliminare e le attese a -15,3 punti.
Nello stesso mese, in Italia, l’omologo dato si è attestato a 96,1 punti, in calo contro le attese (97 punti) rispetto ai 96,5 punti di maggio.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,173, il cambio dollaro/yen a 144,7. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,2%) a 66,5 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 65,3 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 91 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,50%.
Tornando a Piazza Affari, guida Prysmian (+5,6%) seguita da Stellantis (+4,7%), Buzzi (+4,3%) e Ferrari (+4,0%). In coda Amplifon (-7,3%), Leonardo (-3,2%), Diasorin (-2,1%) ed MPS (-1,8%).