Avvio positivo a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare agli ultimi dati macro.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna lo 0,4%, lo S&P 500 e il Dow Jones lo 0,3%.
Focus principale sull’agenda macroeconomica: i dati di maggio sul deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla Federal Reserve, hanno evidenziato una crescita annua del 2,3%, in linea con le attese (+2,2%) e al di sopra del +2,2% di aprile. Su base mensile, l’indice ha registrato un incremento dello 0,1%, in linea con le previsioni e il mese precedente.
A prescindere da elementi volatili, il PCE Core è salito del 2,7% annuo, al di sopra del +2,6% delle attese e del mese precedente. Su base mensile, l’indice ha registrato un +0,2%, a fronte del +0,1% di previsioni e mese precedente.
Sempre a maggio il reddito personale negli Usa ha registrato un calo dello 0,4% su base mensile, a fronte del +0,7% di aprile e del +0,3% delle attese.
Le spese per consumi personali sono scese dello 0,1% m/m, a fronte del +0,2% del mese precedente e del +0,1% delle previsioni.
Per quanto riguarda la politica monetaria, sebbene i funzionari della Fed abbiano chiarito questa settimana che ci vorranno ancora alcuni mesi per avere la certezza che i dazi non alimenteranno l’inflazione in modo persistente, i mercati scontano pienamente due ulteriori tagli ai tassi per quest’anno e aumentano le scommesse su una terza riduzione.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,173, il cambio dollaro/yen a 144,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,5%) a 67,0 dollari al barile e il Wti (+0,8%) a 65,8 dollari al barile.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente al 3,75% e al 4,28%.