Wall Street sempre più vicina ai massimi mentre rallenta il greggio e la Fed attende gli impatti dei dazi

Wall Street chiude la seduta di giovedì in deciso rialzo con il prezzo del greggio stabile mentre si attenuano le tensioni tra Iran e Israele e con la Fed attendista sul taglio dei tassi di interesse.

Così l’S&P 500 ha chiuso +0,8%, il Nasdaq a +0,97% e il Dow Jones a +0,94%.

Deciso recupero per il Russel 2000 a +1,68%.

Le preoccupazioni di Wall Street in merito alla politica commerciale di Donald Trump stanno lentamente rientrando con la portavoce della Casa Bianca che ieri ha detto che la deadline del 9 luglio per l’entrata in vigore dei dazi con l’UE non è determinante.

Un nuovo spiraglio che sottolinea come sia nell’intenzione del paese a stelle e strisce trovare un accordo non solo con l’Europa ma anche con paesi rivali come la Cina e l’India.

Il clima positivo di Wall Street è sostenuto anche dai dati macroeconomici con le richieste di sussidi di disoccupazione di nuovo in calo e un report sugli acquisti delle famiglie americane che mostra dati in crescita.

Questa situazione di maggior stabilità rafforza anche i treasury con quello a 10 anni in calo al 4,24% e quello a 2 anni al 3,71%.

Tornando all’azionario scatta McCormik, leader nella vendita di spezie da cucina, con un rialzo del 5,3% grazie a risultati superiori alle attese e previsioni per l’intero anno che hanno soddisfatto le aspettative degli analisti.

Ma a trainare il recupero delle ultime settimane sono stati soprattutto i tecnologici e anche ieri Nvidia ha chiuso in rialzo dello 0,5% portando i guadagni da inizio aprile a oltre il 40%.

In spolvero anche Super Micro Computer in rialzo del 5,7% e con una corsa da aprile che ha portato il titolo a guadagnare oltre il 50%.

Passando alle materie prime il Brent ha chiuso la seduta di ieri a +0,39% a 66,69 dollari al barile. Più deciso il Wti a +0,75% a 65,41 dollari al barile.

Bene l’oro che ha chiuso l’ultima seduta a -0,34% a 3.331,81 dollari l’oncia. Fa meglio l’argento a +1,09% a 36,5 dollari l’oncia.

Infine sul forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,17 e il dollaro/yen scende a 144,51.