Wall Street segna nuovi record e si lascia alle spalle il crollo post dazi

Wall Street chiude l’ultima seduta della settimana mettendo a segno nuovi record storici e lasciandosi alle spalle il crollo di oltre il 20% tra il 19 febbraio e l’8 aprile causato dalla politica commerciale di Donald Trump.

Così l’S&P 500 ha chiuso +0,5% superando il record messo a segno a febbraio, il Nasdaq a +0,5% e il Dow Jones a +1%.

Sostanzialmente invariato il Russel 2000.

Le preoccupazioni di Wall Street in merito alla politica commerciale di Donald Trump stanno rientrando con la portavoce della Casa Bianca che a metà settimana aveva spiegato come la deadline del 9 luglio per l’entrata in vigore dei dazi con l’UE non fosse determinante.

Neanche le parole di Donald Trump venerdì che ha detto di voler sospendere i dialoghi commerciali con il Canada sono riuscite a bloccare la corsa di Wall Street

Il ritrovato ottimismo rafforza anche i treasury con quello a 10 anni in calo al 4,24% e quello a 2 anni al 3,71%.

Tornando all’azionario la migliore dell’S&P500 è stata Nike in rialzo del 15,2% nonostante il forte impatto che potrebbero avere le dispute commerciali con la Cina e non solo.

Passando alle materie prime il Brent ha chiuso la seduta di venerdì a +0,16% a 66,8 dollari al barile. Più deciso il Wti a +0,4% a 65,52 dollari al barile. A dare respiro all’andamento del greggio il cessate il fuoco tra Iran e Israele che fino ad ora sta reggendo.

Netto calo per l’oro che ha chiuso l’ultima seduta della settimana a -1,36% a 3.302,3 dollari l’oncia. In rosso anche l’argento a -1,06% a 36,203 dollari l’oncia

Infine sul forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,172 e il dollaro/yen sale a 144,67.