Le borse europee chiudono perlopiù deboli, mentre Wall Street procede contrastata dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,6% a 39.561 punti, in ribasso come come il Dax di Francoforte (-1,15%), mentre chiudono poco mossi il CAC 40 di Parigi (-0,04%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,1%). In leggero rialzo il Ftse 100 di Londra (+0,3%).
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,8%, mentre lo S&P 500 e il Nasdaq cedono rispettivamente lo 0,3% e l’1,1%.
Mentre si avvicina la scadenza del 9 luglio fissata da Trump per l’entrata in vigore dei dazi, gli investitori restano intenti a valutare l’impatto delle tariffe e le conseguenti decisioni delle banche centrali.
Il presidente della Fed, Jerome Powell, intervenendo al Forum Bce a Sintra in Portogallo, ha affermato che “se non ci fossero stati i dazi di Trump, avremmo già tagliato di nuovo i tassi.” E sul debito Usa, Powell ha dichiarato che “la direzione che sta prendendo non è sostenibile”.
Dall’agenda macro americana, la lettura finale di giugno di S&P Global ha evidenziato che l’indice Pmi Manifatturiero si è attestato a 52,9 punti, al di sopra del consensus e del dato preliminare, entrambi a 52,0 punti.
Sempre a giugno l’indice ISM manifatturiero degli Stati Uniti ha registrato un valore di 49,0 punti, al di sopra del consensus (48,8 punti) e della rilevazione di maggio (48,5 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,177, il cambio dollaro/yen a 143,6. Tra le materie prime, petrolio in leggero rialzo con il Brent (+0,3%) a 66,9 dollari al barile e il Wti (+0,5%) a 65,4 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 90 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,48%.
Tornando a Piazza Affari, guida Campari (+3,4%) seguita da Brunello Cucinelli (+3,1%), Moncler (+2,3%) ed Enel (+2,1%). In coda Leonardo (-5,0%), Mediobanca (-4,2%), Pop. Sondrio (-3,1%) e Bper Banca (-3,1%).