Mercati – Prevista partenza in denaro, a Milano occhio alle banche

Atteso avvio in denaro per le principali borse europee.

Chiusura perlopiù positiva di ieri a Wall Street, con il Nasdaq che ha terminato a +0,9%, l’S&P500 a +0,5% e il Dow Jones in parità.

Sui mercati asiatici, Tokyo cede lo 0,2%, debole anche Hong Kong (-0,7%), mentre Shanghai guadagna lo 0,2%.

Occhi sul fronte macro soprattutto per il report sul lavoro Usa in uscita oggi pomeriggio dopo che i dati sulle buste paga private pubblicati ieri da ADP Research hanno mostrato un calo dell’occupazione nelle aziende statunitensi per la prima volta in oltre due anni.

Attesi in giornata anche i PMI composito e servizi di Italia, Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito e Stati Uniti, oltre che, sempre dagli Usa le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e gli ordini di fabbrica di maggio.

L’attenzione degli investitori è rivolta anche all’approvazione della legge fiscale e di spesa degli Stati Uniti al Congresso. Dopo il sofferto via libera al Senato, raggiunto con il voto decisivo del vicepresidente Vance, il “Big Beautiful Bill” di Trump, è rimasto bloccato alla Camera. La legge aggiungerà 3.300 miliardi di dollari al debito nazionale, taglierà le tasse e ridurrà i programmi di sicurezza sociale.

Sul fronte delle questioni commerciali, intanto, gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo con il Vietnam. L’intesa prevede l’applicazione di un dazio del 20% sulle esportazioni vietnamite verso gli USA e un’imposta del 40% su qualsiasi merce che si consideri transitata attraverso il paese, mentre il Vietnam ha accettato di eliminare tutte le tariffe sulle importazioni statunitensi.

Guardando a Piazza Affari, la Consob ha approvato il documento d’offerta relativo all’OPS di Mps su Mediobanca. Il periodo di adesione inizierà il 14 luglio per concludersi l’8 settembre. L’istituto senese ha inoltre ricevuto l’approvazione incondizionata all’acquisizione del controllo di Mediobanca da parte dell’AGCM.

Inoltre, l’Antitrust ha autorizzato l’acquisizione della Banca Popolare di Sondrio da parte di Bper subordinatamente alla cessione di sei filiali a operatori bancari entro dieci mesi.