Mercati asiatici – Seduta perlopiù in calo, svolta unilaterale di Trump sui dazi

Seduta perlopiù in calo per le principali borse asiatiche dopo la chiusura in rialzo di ieri a Wall Street, sostenuta dai dati sul mercato del lavoro.

Shanghai guadagna lo 0,3% mentre Shenzhen cede lo 0,3%. Hong Kong debole (-0,9%), poco mosso invece il Giappone con il Nikkei a -0,03% e il Topix a -0,1%.

Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +1,0%, l’S&P500 e il Dow Jones entrambi a +0,8%, in una sessione più corta in vista della festività di oggi, 4 luglio, giorno dell’indipendenza.

Sul fronte commerciale, per trovare un accordo entro il 9 luglio, il presidente Trump ha dichiarato che intende iniziare a inviare delle lettere per informare i partner dei dazi.

L’inquilino della Casa Bianca ha quindi precisato che gli Stati Uniti rinunceranno a lunghe trattative con oltre 170 Paesi e imporranno, invece, unilateralmente tariffe forfettarie comprese tra il 20% e il 30%.

Finora gli Usa hanno firmato accordi commerciali solo con Regno Unito, Cina e Vietnam.

Il Ministero del Commercio cinese ha dichiarato di essere in fase di revisione delle licenze di esportazione per le imprese locali e ha riconosciuto che Washington ha revocato alcune restrizioni sull’esportazione di tecnologie per i chip verso il Paese. Ora Pechino sta esaminando le domande di licenza per l’esportazione di beni controllati, tra cui le terre rare, di cui è il maggior produttore mondiale.

La dichiarazione è arrivata dopo che gli Stati Uniti hanno revocato le restrizioni sull’esportazione di software e tecnologie per la progettazione di chip verso il paese asiatico.

Il Ministero è al lavoro per implementare ulteriormente i risultati dell’accordo di maggio e ha espresso apertura a una maggior cooperazione con gli Stati Uniti.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,178 mentre il cambio dollaro/yen scende a 144,2. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,5%) a 68,5 dollari al barile e il Wti (-0,3%) a 66,8 dollari al barile.