Le borse europee chiudono perlopiù negative, con Wall Street chiusa per la ricorrenza del Giorno dell’Indipendenza.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,8% a 39.622 punti, in ribasso come l’Ibex35 di Madrid (-1,3%), il CAC 40 di Parigi (-0,75%), il Dax di Francoforte (-0,45%), mentre chiude invariato il Ftse 100 di Londra (0,0%).
Sul sentiment pesano le parole di Trump, il quale ha affermato che la sua amministrazione inizierà a inviare già oggi le lettere ai partner commerciali per stabilire tariffe unilaterali che i paesi dovranno pagare a partire dal 1° agosto.
Sempre negli Usa, la Camera ha dato il via libera definitivo al piano fiscale da 3,4 trilioni di dollari.
Resta l’attenzione poi sulle politica monetaria con gli operatori che hanno oramai accantonato la speranza di un taglio ai tassi a luglio da parte della Fed dopo che i dati sul lavoro diffusi di ieri hanno evidenziato un aumento dell’occupazione statunitense a giugno. Dati che confermano quindi la solidità del mercato del lavoro USA, allentando di fatto la pressione sulla Fed perché intervenga in tempi rapidi. I mercati prevedono ora due riduzioni di 25 punti base quest’anno, a partire da settembre.
Dall’agenda macro, a maggio i prezzi alla produzione dell’Eurozona sono risultati in calo, in linea con le attese a -0,6% su base mensile, in accelerazione dal -2,2% di aprile. Su base annua, l’indice ha evidenziato un incremento dello 0,3%, pari a consensus, in rallentamento dal +0,7% del mese precedente.
Sempre a maggio le vendite al dettaglio in Italia hanno rallentato, più delle attese (+0,5%), a -0,4% su base mensile dal +0,7% di aprile. Su base annua, sono aumentate dell’1,3% dopo il +3,8% del mese precedente (rivisto da +3,7%).
Nello stesso mese, la produzione industriale francese è scesa dello 0,5% su base mensile, rispetto al +0,3% delle attese e al -1,4% di aprile, mentre in Germania gli ordini di fabbrica sono calati dell’1,4% su base mensile, a fronte del -1,0% delle attese e dopo il +1,6% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,178, mentre il cambio dollaro/yen scende a 144,5. Tra le materie prime, petrolio in ribasso con il Brent (-0,8%) a 68,2 dollari al barile e il Wti (-0,9%) a 66,4 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 90 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,48%.
Tornando a Piazza Affari, guida Recordati (+1,0%) seguita da Amplifon (+0,9%), Pop. Sondrio (+0,8%) e Leonardo (+0,2%). In coda Ferrari (-2,2%), Bper (-2,0%), MPS (-2,0%) e Stellantis (-2,0%).