Seduta mista per le principali borse asiatiche dopo la chiusura perlopiù debole di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano lo 0,1%, caute come il Giappone con il Nikkei a +0,2% e il Topix a +0,3%. Giù invece Hong Kong (-1,1%).
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a -0,4%, l’S&P500 a -0,1% e il Nasdaq flat.
Gli investitori guardano con fiducia alla riunione del Politburo di Pechino di questo mese nella speranza che vengano annunciate ulteriori misure di sostegno più incisive per allentare le pressioni deflazionistiche e stimolare l’economia.
Nel frattempo, i prezzi al consumo cinesi sono tornati a salire su base annua a giugno, a +0,1% (rispetto al -0,1% di maggio e del consensus), chiudendo la striscia negativa di 4 mesi. Tuttavia, su base mensile sono calati dello 0,1% (da -0,2% di maggio), confermando le pressioni deflattive. I prezzi alla produzione di giugno hanno segnato il 33° mese di fila di contrazione con un -3,6% (-3,3% di maggio e -3,2% atteso).
Restano anche monitorati gli sviluppi commerciali dopo l’invio delle lettere sui dazi USA, tra gli altri, a Corea del Sud e Giappone, e in attesa di nuovi annunci. Trump ha sottolineato che non concederà ulteriori proroghe al termine di entrata in vigore del 1° agosto, indicando al contempo che potrebbe comunicare nuove sostanziali tariffe sulle importazioni di rame e prodotti farmaceutici.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,171 mentre il cambio dollaro/yen sale a 147,0. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,2%) a 70,0 dollari al barile e il Wti (-0,2%) a 68,2 dollari al barile.