Mercati – Europa accelera a metà seduta trainata da Piazza Affari (+1,3%)

Le borse europee accelerano a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in leggero rialzo.

A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,3% a 40.719 punti, seguito da CAC 40 di Parigi (+1,2%), Dax di Francoforte (+1,1%) e Ibex35 di Madrid (+1%); più cauto il Ftse 100 di Londra (+0,2%).

A sostenere i listini è la fiducia per una possibile intesa commerciale tra Unione Europea e Stati Uniti. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha affermato di nutrire “un cauto ottimismo” sul fatto che si possa arrivare “nei prossimi giorni, o entro la fine del mese a un accordo con gli Usa” sui dazi.

Parole che si aggiungono a quelle della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, che ha dichiarato come l’Europa preferisca una soluzione negoziata, lavorando a stretto contatto con l’amministrazione Usa e preparandosi comunque a tutti gli scenari.

Occhi allo stesso tempo sulla politica monetaria in attesa stasera dei verbali relativi alla riunione della Fed di giugno mentre i mercati stanno scontando quasi completamente due tagli da 25 punti base entro fine anno, con una probabilità del 65% di una prima riduzione a settembre.

Dall’agenda macro, attese nel pomeriggio, dagli Usa, le scorte all’ingrosso di maggio e le richieste mutui MBA.

I prezzi al consumo cinesi sono intanto tornati a salire su base annua a giugno, a +0,1% (rispetto al -0,1% di maggio e del consensus), chiudendo la striscia negativa di 4 mesi. Per contro, i prezzi alla produzione di giugno hanno segnato il 33° mese di fila di contrazione con un -3,6% (-3,3% di maggio e -3,2% atteso).

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,171 mentre il cambio dollaro/yen oscilla a 146,6. Tra le materie prime, il petrolio torna a salire con il Brent (+0,5%) a 70,5 dollari al barile e il Wti (+0,5%) a 68,7 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta a 92 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,55%.

Tornando a Piazza Affari, accelera e rimane in vetta Azimut (+4,7%) premiata dai giudizi degli analisti in scia alla raccolta migliore delle attese, seguita da Prysmian (+3,4%) “potenziale beneficiaria di eventuali dazi sulle importazioni” nel proprio settore come aveva spiegato l’AD Battaini, e Unicredit (+3,4%) salita al 20% in Commerzbank. Scivola in coda Moncler (-1%), preceduta da Leonardo (-0,5%) e Stm (-0,2%).