Mercati asiatici – Contrastati con il Giappone sottotono

Seduta contrastata per le principali borse asiatiche dopo la chiusura tonica di ieri a Wall Street.

Shanghai e Shenzhen guadagnano entrambe lo 0,6%, bene come Hong Kong (+0,7%). Giù, invece, il Giappone con il Nikkei a -0,4% e il Topix a -0,7%.

Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +0,9%, l’S&P500 a +0,6% e il Dow Jones a +0,5%.

Gli investitori restano intenti a valutare gli sviluppi commerciai con Trump che ha inviato le  lettere sui dazi ad Algeria, Brunei, Iraq, Libia, Moldavia, Filippine e annunciato una tariffa del 50% sul Brasile. Il Paese sudamericano ha restituito la lettera all’ambasciata Usa e valuta contromisure negli confronti degli Stati Uniti.

Inoltre, l’inquilino della Casa Bianca ha annunciato un dazio del 50% sulle importazioni di rame che entrerà in vigore il primo agosto.

Resta l’attenzione anche sulla politica monetaria all’indomani dei verbali della Fed dai quali emerge che i funzionari sono sempre più divisi circa le prospettive sui tassi per via delle diverse aspettative su come i dazi potrebbero influenzare l’inflazione. La maggior parte dei banchieri prevede comunque un taglio da mezzo punto entro fine anno sebbene la banca centrale ritenga di essere ben posizionata con l’attuale politica moderatamente restrittiva, in attesa di avere una maggiore chiarezza su inflazione ed economia.

Dall’agenda macro, a giugno, i prezzi alla produzione giapponesi sono calati dello 0,2% su base mensile, in linea con le attese, dopo il -0,1% del mese precedente. Su base annua, hanno riportato un incremento del 2,9%, in linea con le previsioni e a fronte del +3,3% del mese precedente.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,174 mentre il cambio dollaro/yen scende a 146,3. Tra le materie prime, petrolio in leggero rialzo con il Brent (+0,2%) a 70,4 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 68,5 dollari al barile.