Le borse europee chiudono negative, mentre Wall Street procede perlopiù in calo dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib cede l’1,1% a 40.078 punti, in ribasso come l’Ibex35 di Madrid (-0,9%), il Dax di Francoforte (-0,9%), il CAC 40 di Parigi (-0,9%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%).
Oltreoceano, il Dow Jones cede lo 0,6%, lo S&P 500 lo 0,3%, mentre il Nasdaq scambia intorno alla parità.
Persiste l’incertezza a livello internazionale in attesa delle prossime mosse sui dazi da parte degli Stati Uniti.
Pesa intanto l’annuncio di Trump che intende imporre tariffe generalizzate del 15% o del 20% sulla maggior parte dei partner commerciali e che, “dal primo agosto 2025”, verranno applicati “al Canada dazi del 35% sui prodotti inviati negli Stati Uniti, distinti dai dazi settoriali”.
Sul fronte interno, il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta ha nel frattempo avvertito che i dazi statunitensi peseranno sulla crescita economica europea e, in caso di loro inasprimento, anche sull’inflazione.
Restano monitorate anche le tensioni internazionali dopo che Trump ha dichiarato che rilascerà una “dichiarazione importante” sulla Russia lunedì, ribadendo di essere “deluso” da Mosca ma che gli USA vedranno “cosa succederà nelle prossime due settimane”.
Dall’agenda macro, in Francia, a giugno, i prezzi al consumo finali sono saliti dello 0,4% su base mensile, oltre il +0,3% del consensus e del preliminare, e dell’1,0% anno su anno, oltre il +0,9% delle attese e della rilevazione preliminare. L’indice armonizzato agli standard Ue è aumentato dello 0,4% m/m, in linea alle stime e al preliminare, e dello 0,9% a/a rispetto al +0,8% previsto e preliminare.
A maggio, il Pil del Regno Unito è sceso dello 0,1% su base mensile, rispetto al +0,1% delle attese e al -0,3% del mese precedente. Su base annua, il dato ha evidenziato un incremento dello 0,7%, in linea con le attese e in rallentamento rispetto al +1,1% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,170, mentre il cambio dollaro/yen sale a 147,3. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+2,6%) a 70,4 dollari al barile e il Wti (+2,8%) a 68,4 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 91 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,60%.
Tornando a Piazza Affari, guida Leonardo (+1,4%) seguita da Saipem (1,1%), Tenaris (+0,9%) e Buzzi (+0,8%). In coda Iveco (-6,1%), Stellantis (-4,65%), Amplifon (-3,8%) e Banco BPM (-3,7%).