Le borse europee proseguono incerte a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano perlopiù positivi.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 40.218 punti, poco mosso come il Dax di Francoforte (+0,2%), il CAC 40 di Parigi (flat) e il Ftse 100 di Londra (flat); più arretrato l’Ibex35 di Madrid (-0,4%).
Sui mercati continua a prevalere la cautela con l’attenzione che resta divisa tra gli sviluppi geopolitici e i dati macro.
Cresce pertanto l’attesa soprattutto per l’inflazione statunitense in uscita nel pomeriggio e che dovrebbe fornire ulteriori indicazioni sull’impatto economico delle politiche di Trump.
Il sentiment beneficia intanto, sul fronte commerciale, della notizia che Nvidia tornerà a vendere il suo chip di intelligenza artificiale in Cina, annuncio che segue gli incontri del fondatore e CEO, Jensen Huang, con i governi di USA e Cina, a Washington e a Pechino.
Tra gli altri driver, occhi infine sulla nuova stagione delle trimestrali Usa con la pubblicazione odierna dei conti di big come BlackRock, Citigroup, JP Morgan e Wells Fargo.
Dall’agenda macro, nell’Eurozona, a maggio, la produzione industriale è aumentata, oltre le attese (+1,1%), dell’1,7% su base mensile dopo il -2,2% di aprile (rivisto da -2,4%). Su base annua, l’indice è salito del 3,7%, a fronte del +2,9% del consensus e del +0,2% del mese precedente (rivisto da +0,8%).
Nella stessa area, a luglio, l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica si è attestato a 36,1 punti, in miglioramento rispetto ai 35,3 punti di giugno ma al di sotto dei 37,8 punti delle attese.
Nello stesso mese, l’omologo indice sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è salito, oltre le attese (50,8 punti), a 52,7 punti dai 47,5 punti registrati a giugno.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,168 mentre il cambio dollaro/yen scende a 147,7. Tra le materie prime, il petrolio riduce le perdite con il Brent (-0,1%) a 69,1 dollari al barile e il Wti (-0,2%) a 66,8 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund oscilla a 89 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,58%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Stellantis (+2,2%), seguita da Prysmian (+1,9%) e Nexi (+1,5%) mentre scivola in coda Leonardo (-1,4%), preceduta da Telecom Italia (-1%), Recordati e Banco BPM (entrambe -0,9%).