Le borse europee virano in positivo a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano misti.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 40.082 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+0,6%), seguito dal Dax di Francoforte (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e il CAC 40 di Parigi (+0,1%).
Restano monitorati gli sviluppi commerciali con Trump fiducioso su un accordo con l’Unione Europea sui dazi. “Stiamo parlando con l’Ue e facciamo progressi. Abbiamo già un accordo ed è la lettera che abbiamo inviato, dove c’è il 30%. Ma stiamo discutendo”, ha affermato il presidente USA.
La Commissione Ue ha intanto messo ufficialmente sul tavolo dei Paesi la lista di contro-dazi da 72 miliardi pronti a scattare in risposta alle tariffe Usa reciproche e sulle auto.
Inoltre, Trump ha annunciato che probabilmente imporrà tariffe sui prodotti farmaceutici già a fine mese e che presto potrebbero arrivare anche le tasse sui semiconduttori.
Infine, il presidente USA ha affermato di aver raggiunto un accordo con l’Indonesia in base al quale le merci provenienti dal paese saranno soggette a un’aliquota del 19%, mentre le esportazioni statunitensi non saranno tassate.
Occhi anche sulla politica monetaria con gli operatori che hanno ridotto le aspettative su riduzione dei tassi da parte della Fed dopo che i dati sull’inflazione statunitense hanno mostrato come le aziende stiano iniziando a “scaricare” sui consumatori alcuni costi legati ai dazi.
Dall’agenda macro, a giugno in Italia l’inflazione annua è leggermente aumentato all’1,7% dall’1,6% del mese precedente, in linea con la stima preliminare e le aspettative del mercato. L’indice dei prezzi al consumo armonizzato Ue è salito all’1,8% dall’1,7% del periodo precedente, del preliminare e delle stime.
Attesi nel pomeriggio, dagli USA, le richieste mutui MBA, il PPI, la produzione industriale e la produzione manifatturiera, tutti di giugno.
Prosegue la stagione delle trimestrali a stelle e strisce con i conti, tra le altre, di Bank of America, Goldman Sachs e Morgan Stanley
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,161 mentre il cambio dollaro/yen scende a 148,7. Tra le materie prime, petrolio in flessione con il Brent (-0,4%) a 68,4 dollari al barile e il Wti (-0,5%) a 66,2 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund flette rispetto all’apertura a 88 punti bse con il rendimento sul decennale italiano al 3,59%.
Tornando a Piazza Affari, guida TIM (+2,2%) seguita da Nexi (+1,7%), Ferrari (+1,5%) e Cucinelli (+1,4%), mentre in coda Stellantis (-3,5%) dopo l’annuncio di interruzione del programma di sviluppo della tecnologia a celle a combustibile a idrogeno, preceduta da Buzzi e Iveco (-2,5%) e Leonardo (-1,6%).