Mercati – Europa prosegue positiva a metà seduta, Milano resta a +0,5%

Le borse europee proseguono positive a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano incerti.

A Milano, il Ftse Mib resta a +0,5% attestandosi a 39.955 punti, bene come il CAC 40 di Parigi (+0,9%), il Dax di Francoforte (+0,6%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,4%).

I mercati stanno metabolizzando le preoccupazioni di un licenziamento di Powell dopo la smentita da parte di Trump. Intanto il presidente della Fed sta ottenendo un sostegno importante a Capitol Hill dai senatori repubblicani che temono ripercussioni sull’economia se il numero della Casa Bianca dovesse dar seguito ai rumour su una possibile sostituzione del banchiere centrale.

Resta l’attenzione anche sul fronte commerciale che vede, tra le ultime dichiarazioni, le parole di Trump, il quale ha avvertito che sarà difficile concludere un accordo che eviti gli alti dazi al Giappone entro il primo agosto e che verrà applicata una tariffa del 25% contro il Paese asiatico.

Dall’agenda macro, a giugno, i prezzi al consumo finali nell’Eurozona sono saliti dello 0,3% su base mensile e del 2,0% su base annua, in linea al preliminare e al consensus. L’indice Core, ovvero al netto di energia, cibo, alcool e tabacco, ha mostrato un incremento del 2,3% su base tendenziale, in linea al preliminare e alle attese.

Occhi nel pomeriggio, oltreoceano, su vendite al dettaglio di giugno e richieste di sussidi di disoccupazione.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla in area 1,16 mentre il cambio dollaro/yen sale a 148,7. Tra le materie prime, il petrolio resta poco mosso con il Brent (-0,1%) a 68,5 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 66,5 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene a 89 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,58%.

Tornando a Piazza Affari, accelera e rimane in vetta Prysmian (+4,3%) dopo che la francese Legrand ha rivisto al rialzo le stime sul fatturato 2025. Segue Stm (+3,3%) sostenuta dai conti del colosso asiatico Tsmc, e Stellantis (+2%) dopo il crollo di ieri.

In coda Buzzi (-3,3%), Popolare di Sondrio e Bper (entrambe -2%).