Partenza ben intonata per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,5% a 39.948 punti, bene come il Ftse 100 di Londra (+0,4%), l’Ibex35 di Madrid (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,8%) e il CAC 40 di Parigi (+1,2%).
Restano monitorati gli sviluppi commerciali con Trump che ha annunciato l’invio di lettere a oltre 150 paesi per informarli che le aliquote tariffarie potrebbero essere del 10% o del 15%.
Occhi anche sulle banche centrali dopo che Trump ha affermato di non avere intenzione di licenziare Jerome Powell, aggiungendo tuttavia che non esclude nulla ma che “è molto improbabile”, a meno che il numero uno della Fed “non debba lasciare per frode”. Parole, queste ultime, che sembrano comunque una minaccia nonostante la smentita.
Nel frattempo, secondo rumour, il presidente USA ha attenuato i toni conflittuali con la Cina nel tentativo di favorire un vertice con la controparte Xi Jinping e un accordo commerciale con la seconda maggiore economia mondiale.
Sul fronte macro, nel Regno Unito, il tasso medio di disoccupazione del trimestre terminato a maggio si è attestato al 4,7%, al di sopra del 4,6% di aprile e delle attese. A maggio il numero dei senza lavoro che hanno chiesto un sussidio di disoccupazione è salito di 25,9mila unità, al di sopra del consensus (17,9mila unità) e a fronte dell’aumento di 15,3mila unità di aprile.
In giornata attese poi l’inflazione dell’Eurozona di giugno e, dagli Stati Uniti, le vendite al dettaglio di giugno e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,159 mentre il cambio dollaro/yen sale a 148,6. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 68,5 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 66,4 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 89 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,59%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Prysmian (+3,7%) seguita da Stm (+3,5%) sostenuta dai conti del colosso asiatico Tsmc, che ha chiuso il 2Q25 con utile netto in aumento del 61% a 13,52 miliardi di dollari, superando le aspettative grazie alla robusta domanda di intelligenza artificiale. Bene anche Interpump (+2,3%) e Stellantis (+1,7%). In coda invece Buzzi (-2,4%) preceduta da Popolare di Sondrio (-0,8%) e Bper (-0,7%).