Le borse europee proseguono sottotono nel pomeriggio con Wall Street che ritraccia dopo gli ultimi record.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,2% a 40.107 punti, in linea all’Ibex35 di Madrid (-0,2%) ma seguito dal CAC 40 di Parigi (-0,7%) e dal Dax di Francoforte (-1,1%); continua invece a resistere il Ftse 100 di Londra (+0,2%). Oltreoceano, il Nasdaq è in calo dello 0,7%, l’S&P500 dello 0,3% mentre il Dow Jones è flat.
Resta l’attenzione sulla questione dei dazi dopo le parole del Segretario al Tesoro USA Scott Bessent, il quale ha dichiarato che incontrerà la controparte cinese a Stoccolma la prossima settimana per il terzo round di colloqui per “definire quella che sarà probabilmente una proroga” della scadenza, aggiungendo che gli scambi commerciali con Pechino “vanno molto bene”. Inoltre, si attende una “raffica” di accordi entro il 1° agosto.
Bessent ha anche offerto il proprio sostegno a Jerome Powell affermando di non vedere alcuna ragione per cui il presidente della Fed debba dimettersi ora.
Nel frattempo, lo stesso Powell ha sottolineato la necessità che il sistema bancario interagisca efficacemente con il sistema patrimoniale e che le banche siano ben capitalizzate e gestiscano efficacemente i propri rischi.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,17 mentre il cambio dollaro/yen scende a 146,5. Tra le materie prime, petrolio in ulteriore calo con il Brent (-1,3%) a 68,3 dollari al barile e il Wti (-1,4%) a 65,0 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta a 87 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,47%.
Tornando a Piazza Affari, accelera e sale in vetta Iveco (+4,8%) in scia ancora ai rumour su una possibile cessione della società da parte di Exor, seguita da Poste Italiane (+2,7%) dopo la semestrale, e Amplifon (+1,5%); scivola in fondo Prysmian (-2,4%), preceduta da Buzzi e Stellantis (entrambe -2,2%).