Wall Street inizia la settimana raggiungendo nuovi record anche con l’aiuto del colosso delle telecomunicazioni Verizon dopo i conti.
Così l’S&P 500 chiude a +0,14%, il Nasdaq a +0,38% e il Dow Jones a -0,04%.
Più arretrato il Russel 2000 a -0,4%.
Gli analisti guardano con attenzione alle trimestrali delle big americane per trarre indicazioni sull’impatto dei dazi mentre aspettano la deadline del primo agosto per capire quali saranno le mosse di Trump sugli accordi commerciali.
Infatti il presidente americano ha concesso ai paesi colpiti dalle sanzioni fino a quella data per concludere le trattative e avvicinarsi il più possibile alle proposte della Casa Bianca.
Nel frattempo alcuni dati pubblicati la scorsa settimana hanno evidenziato come l’economia americana sia in realtà ancora resiliente.
Le aziende americane però devono continuare a sovraperformare se vogliono allontanare le critiche secondo cui le valutazioni di alcuni settori sono stati sopravvalutati (come è successo, ad esempio, ai titoli del settore AI).
Tornando all’azionario vola Verizon Communication (+4%). Il colosso delle telecomunicazioni ha pubblicato una trimestrale che ha superato le attese degli analisti e ha anche alzato le previsioni per l’anno in corso.
Block, il gruppo guidato da Jack Dorsey (cofondatore di Twitter) e specializzata in pagamenti elettronici e criptovalute, ha chiuso a +7,6% nel suo primo giorno di negoziazioni sull’S&P500.
Rally per Cleveland-Cliffs, produttore di acciaio, con un +12,4% dopo aver chiuso il trimestre con perdite inferiori alle previsioni degli analisti e con un record di acciaio venduto nell’ultimo quarto. Secondo il Ceo, Lourenco Goncalves, le pressioni di Trump sull’utilizzo di acciaio “americano” nel settore dell’automotive stanno iniziando a dare dei frutti per il settore.
Se però il produttore di acciaio sta beneficiando dei dazi i produttori di auto e le big di altri settori, che dipendono in buona parte dall’importazione di componenti dall’estero (e in particolare Canada e Messico), stanno subendo gli effetti negativi della politica commerciale della Casa Bianca.
E’ il caso ad esempio di General Motors che pubblicherà la trimestrale alla fine di questa settimana, quando usciranno i conti anche di Alphabet, Coca-Cola e Tesla.
Passando alle materie prime il Brent viaggia a -0,69% a 68,72 dollari al barile. In calo anche il Wti a -0,79% a 65,45 dollari al barile.
L’oro ritraccia leggermente a -0,21% a 3.399,4 dollari l’oncia. Negativo anche l’argento a -0,66% a 39,06 dollari l’oncia.
Infine sul forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,168 e il dollaro/yen in calo a 147,8.