Seduta in denaro per le principali borse asiatiche dopo la chiusura mista di ieri a Wall Street.
Il Giappone traina i listini con Nikkei a +3,7% e Topix a +3,4%, seguite da Hong Kong (+1,1%), Shenzhen (+0,1%), Shanghai (flat).
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a +0,4%, l’S&P 500 a +0,1% e il Nasdaq a -0,4%.
A spingere gli acquisti in Giappone è l’annuncio, da parte di Trump, di un accordo commerciale tra Washington e Tokyo che prevede una tariffa generalizzata del 15% sui beni giapponesi importati negli Stati Uniti (comprese le automobili), investimenti nipponici negli USA per 550 miliardi di dollari e altre facilitazioni commerciali per i beni a stelle e strisce.
L’intesa evita pertanto al Giappone dazi al 25% come quelli minacciati all’Europa, mantenendo però la tariffa del 50% su acciaio e alluminio.
Inoltre, Trump ha annunciato un accordo con le Filippine che fissa una tariffa del 19% sulle esportazioni del paese del sud-est asiatico.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,173 mentre il cambio dollaro/yen sale a 147,1. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (flat) a 68,6 dollari e il Wti (-0,1%) a 65,3 dollari al barile.