Mercati – Previsto avvio tonico per l’Europa dopo accordo Usa-Giappone, a Milano occhi su Unicredit dopo i conti

Prevista partenza tonica per le principali borse europee.

Chiusura mista ieri a Wall Street con il Dow Jones a +0,4%, l’S&P 500 a +0,1% e il Nasdaq a -0,4%.

Sui mercati asiatici, guida Tokyo a +3,6%, bene anche Hong Kong a +1,4%, flat invece Shanghai.

A spingere il sentiment l’annuncio, da parte di Trump, di un accordo commerciale tra Washington e Tokyo che prevede una tariffa generalizzata del 15% sui beni giapponesi importati negli Stati Uniti (comprese le automobili), investimenti nipponici negli USA per 550 miliardi di dollari e altre facilitazioni commerciali per i beni a stelle e strisce.

L’intesa evita pertanto al Giappone dazi al 25% come quelli minacciati all’Europa, mantenendo però la tariffa del 50% su acciaio e alluminio.

Inoltre, Trump ha annunciato un accordo con le Filippine che fissa una tariffa del 19% sulle esportazioni del paese del sud-est asiatico.

Occhi anche sulle banche centrali con l’avvio oggi della riunione di politica monetaria della BCE a Francoforte.

Tra oggi e domani, inoltre, si terrà a Pechino il 25º vertice UE-Cina. Il presidente del Consiglio europeo António Costa e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, incontreranno il presidente cinese Xi Jinping e il primo ministro cinese Li Qiang. Il vertice sarà incentrato sullo stato delle relazioni bilaterali e delle sfide geopolitiche globali.

Resta, l’attenzione sulla stagione delle trimestrali americane che prosegue oggi con i conti delle big Alphabet e Tesla.

Lato agenda macro attesa nel pomeriggio la fiducia consumatori luglio preliminare dell’Eurozona.

A Piazza Affari, da monitorare Unicredit che ha alzato le previsioni di utile netto per l’intero 2025 a circa 10,5 miliardi dopo aver registrato un utile netto record nel secondo trimestre di 3,3 miliardi, in aumento del 24,8% rispetto all’anno precedente e del 20,7% rispetto al trimestre precedente. La banca ha inoltre riportato un utile netto semestrale di 6,1 miliardi, il più alto di sempre.