Nel primo semestre 2025 Fervi ha registrato ricavi preliminari consolidati netti pari a circa 25,1 milioni (-13,75%), dinamica, spiega la società, “principalmente imputabile al rallentamento dell’attività industriale di cui ha risentito in particolare la controllata Rivit S.r.l già a partire dal quarto trimestre 2024”.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto pari a circa 6 milioni, è migliorato di 1,2 milioni rispetto al 31 marzo 2025 (PFN negativa per 7,2 milioni) “per effetto dei flussi di cassa generati dalla gestione corrente – escluso il pagamento del dividendo deliberato dall’assemblea degli azionisti in sede di approvazione del bilancio 2024 ed erogato a maggio 2025 pari a circa 0,9 milioni; rispetto al 31 dicembre 2024 la posizione finanziaria netta è migliorata di circa 2,1 milioni (negativa per 8,0 milioni al 31 dicembre 2024)”.
Questi dati non sono stati, ad oggi, oggetto di revisione contabile. La relazione semestrale 2025 sarà sottoposta all’approvazione da parte del CdA il prossimo 26 settembre.
Nel commentare l’andamento del Gruppo, l’AD Guido Greco ha dichiarato: “il risultato del primo semestre del 2025 conferma il trend del primo trimestre, risentendo della generale debolezza dei mercati cominciata a partire dal secondo semestre del 2023 e proseguita per tutto il 2024, complice anche la crescente incertezza della situazione geopolitica mondiale e della contrazione della produzione industriale a livello europeo. In tale contesto il Gruppo sta mettendo in atto una serie di iniziative che hanno come obiettivo il miglioramento dei margini di primo livello ed il contenimento dei costi fissi, con l’obiettivo di consolidare i flussi di cassa a supporto dell’attività di sviluppo commerciale; nel primo semestre del 2025 il Gruppo ha infatti generato circa 3,0 milioni di Euro di cassa derivante dall’attività operativa”.
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