Mercati – Europa rallenta nel pomeriggio dopo la BCE, Milano cede lo 0,5%

Le borse europee rallentano nel pomeriggio dopo la BCE e con Wall Street che viaggia incerta.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,5% a 40.506 punti, in linea al CAC 40 di Parigi (-0,5%) ma preceduto dal Dax di Francoforte (+0,3%), dal Ftse 100 di Londra (+0,9%) e dall’Ibex35 di Madrid (+1,4%). Oltreoceano, il Dow Jones è in calo dello 0,4%, il Nasdaq dello 0,1% mentre resiste l’S&P500 (+0,1%).

Riflettori sull’Eurotower che, come previsto, ha lasciato invariati i tre tassi di riferimento al 2%, al 2,15% e al 2,40%, sottolineando come finora l’economia abbia mostrato “nel complesso buona capacità di tenuta”, sebbene il panorama resti “eccezionalmente incerto, soprattutto a causa delle controversie commerciali”.

La BCE “è in buona posizione perché l’inflazione è attualmente al 2%, in linea con il nostro target di medio termine. Le proiezioni parlano di un’inflazione stabilizzata nel medio termine”, ha affermato la presidente Lagarde, aggiungendo che “lo shock dell’inflazione degli anni scorsi è alle spalle”.

Dall’agenda macro, negli Stati Uniti, a luglio, il preliminare del Pmi Manifatturiero è calato, oltre le attese (52,7 punti), a 49,5 punti da 52,9 punti di giugno. L’indice servizi è salito, più del consensus (53,0), a 55,2 punti dai 52,9 punti del mese precedente. In aumento anche il composito, attestatosi a 54,6 punti, a fronte dei 52,9 di giugno.

Nella stessa area, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese, contro le attese (227mila), a 217mila unità dalle 221mila della settimana precedente.

Il preliminare di luglio del PMI manifatturiero dell’Eurozona ha evidenziato 49,8 punti, in miglioramento oltre le attese (49,7) rispetto ai 49,5 di giugno. L’indice servizi è salito a 51,2 punti, rispetto ai 50,5 di giugno e ai 50,7 delle attese, mentre il composito si è attestato a 51 punti, rispetto ai 50,6 di giugno e ai 50,8 delle previsioni.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,178 mentre il cambio dollaro/yen scende a 146,4. Tra le materie prime, il petrolio resta in rialzo con il Brent (+0,8%) a 69,1 dollari e il Wti (+1,1%) a 66,0 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund aumenta a 87 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,56%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue in vetta Prysmian (+2,3%), seguita da Ferrari (+1,4%) e Unicredit (+1,3%) mentre continua il crollo di STM (-16,7%) dopo la trimestrale, preceduta da Moncler (-4,6%) all’indomani dei conti, e Stellantis (-3,6%).