Le borse europee chiudono in territorio negativo, mentre Wall Street viaggia poco sopra la parità dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib archivia la seduta flat a 40.724 punti, debole l’Ibex35 di Madrid (-0,2%), il CAC 40 di Parigi (-0,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,5%), mentre fa peggio il Dax di Francoforte (-1,1%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,3%, mentre lo S&P 500 e il Dow Jones 0,1%.
I listini rallentano fino a terminare le contrattazioni sotto la parità dopo un avvio positivo sostenuto dall’accordo sui dazi al 15% sui prodotti europei raggiunto tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente americano, Donald Trump.
Restano tuttavia esclusi dai negoziati l’acciaio e l’alluminio, le cui tariffe rimangono per ora al 50%.
Inoltre, l’Ue si impegna ad acquistare 750 miliardi di dollari in prodotti energetici americani per i prossimi tre anni e a investire 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti in aggiunta agli investimenti attuali.
Resta l’attenzione anche sulla politica monetaria in vista, tra gli altri, degli annunci della Fed e della Banca del Canada (mercoledì) e della Banca del Giappone (giovedì).
Occhi infine sulle trimestrali, in attesa dei conti di colossi come Apple, Amazon, Microsoft e Meta Platforms, e sull’agenda macro, con focus già del job report di venerdì prossimo.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,161 mentre il cambio dollaro/yen sale a 148,5. Tra le materie prime, petrolio in ulteriore rialzo con il Brent (+2,0%) a 69,0 dollari e il Wti (+2,0%) a 66,4 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 85 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,53%.
Tornando a Piazza Affari, guida STM (+2,7%) seguita da Bper (+2,1%), Banco BPM (+1,7%), e Tenaris (+1,6%). In coda Iveco (-3,8%), Leonardo (-2,9%), Stellantis (-2,7%) e Campari (-2,6%).