Amplifon ha archiviato il primo semestre 2025 con ricavi consolidati pari a 1.180,5 milioni, in crescita dell’1,6% a cambi costanti rispetto al primo semestre del 2024, “nonostante la debolezza e la crescente volatilità del contesto di mercato con il deterioramento dello scenario macroeconomico e geopolitico nel secondo trimestre, la forte base comparativa e oltre 1,5 giorni lavorativi in meno. Ricavi in crescita dello 0,3% a cambi correnti per il forte impatto dei cambi”, riporta una nota.
L’EBITDA adjusted si è attestato a 287,6 milioni (-3,2%) rispetto a 297,1 milioni nel primo semestre del 2024. L’incidenza sui ricavi è pari al 24,4%, rispetto al 25,2% nel primo semestre del 2024, “per effetto della minore leva operativa, del mix geografico dell’area EMEA e della diluizione derivante dall’accelerazione della crescita del network diretto di Miracle-Ear negli Stati Uniti”.
Il risultato netto adjusted è stato pari a 90,5 milioni (-16,1%) rispetto a 107,8 milioni nel primo semestre del 2024 “per i maggiori ammortamenti conseguenti ai forti investimenti nel business e per l’incremento degli oneri finanziari”.
L’indebitamento finanziario netto si è fissato a 1.109 milioni rispetto a 961,8 milioni al 31 dicembre 2024, “dopo investimenti per Capex, M&A, riacquisto di azioni proprie e dividendi per un totale di circa 240 milioni, con leva finanziaria al 30 giugno 2025 a 1,93x (da 1,63x)”.
Per il 2025, Amplifon si attende ricavi consolidati in crescita di circa il 3% a cambi costanti (precedentemente mid to high single-digit); un margine EBITDA su base adjusted di circa il 23% (precedentemente almeno il 24%).
Nel medio termine, la società “rimane estremamente positiva circa le proprie prospettive per uno sviluppo profittevole e sostenibile, grazie ai fondamentali del mercato hearing care e alla forte posizione di leadership, nonché alla piena implementazione del piano Fit4Growth per il miglioramento della redditività e rafforzamento della competitività del Gruppo”.