Il Gruppo Hera ha chiuso il primo semestre 2025 con ricavi pari a 6.786,2 milioni, in forte crescita rispetto ai 5.716,5 milioni al 30 giugno 2024 (+18,7%), prevalentemente per l’aumento dei prezzi delle commodity energetiche e il maggior valore delle attività di intermediazione.
L’Ebitda si attesta a 721,7 milioni, in calo di 11 milioni rispetto ai 732,7 milioni del primo semestre 2024 che includeva circa 56 milioni derivanti da opportunità temporanee non ricorrenti (prevalentemente per effetto dei mercati di ultima istanza e del super ecobonus), che sono venute meno nel 2025.
Al netto di questi fattori temporanei, il risultato 2025 evidenzia una crescita organica del 7%, in linea con il tasso medio annuo (CAGR) del portafoglio di business previsto dal Piano industriale al 2028.
I risultati del semestre, sottolinea il management, “sono quindi pienamente coerenti con il percorso di crescita delineato nel Piano”.
L’Ebit è sostanzialmente stabile a 383,2 milioni (385,1 mln nel 1H24), per effetto dei minori accantonamenti prevalentemente legati ai mercati di ultima istanza che hanno più che compensato i maggiori ammortamenti per i consistenti investimenti di sviluppo, soprattutto nei settori regolati.
Nonostante l’incremento del tax rate, pari al 29% rispetto al 28% del primo semestre 2024, l’utile netto al 30 giugno 2025 sale a 249,4 milioni, in crescita del 5,1% rispetto ai 237,3 milioni dell’analogo periodo 2024. Parimenti cresce anche l’utile netto di pertinenza degli Azionisti del Gruppo, pari a 229,3 milioni (+5%), rispetto ai 218,4 milioni al 30 giugno 2024.
Risultati che “confermano ancora una volta la creazione di valore per tutti gli stakeholder, perfettamente in linea con le attese del Piano industriale”, evidenzia Hera.
Gli investimenti operativi, al lordo dei contributi in conto capitale, balzano del 20,2% a 414 milioni (344,4 mln al 30 giugno 2024); tale incremento è riconducibile principalmente alle filiere idrico e ambiente.
L’indebitamento finanziario netto si attesta a 3.927,1 milioni, in miglioramento sia rispetto ai 3.963,7 milioni al 31 dicembre 2024 sia ai 4.063,5 milioni del primo semestre 2024, grazie alla positiva generazione di cassa che ha coperto integralmente i maggiori investimenti e il pagamento dei dividendi.
Si riconferma, pertanto, “la solidità finanziaria del Gruppo, che garantisce alla multiutility la flessibilità necessaria per poter continuare a cogliere ulteriori opportunità di crescita, sia organica che per linee esterne”.
In miglioramento anche il rapporto debito netto/MOL che scende a 2,5x (-7,5% rispetto alla chiusura di giugno 2024), nonché gli indicatori di redditività degli investimenti, con il ROI salito dal 9,6% del primo semestre 2024 a 10,3% e il ROE da 11,3 a 11,5 per cento.
Nel semestre, il margine operativo lordo a valore condiviso, riferito alle attività di business in grado di rispondere anche agli obiettivi dell’Agenda Globale, ha raggiunto il 59% del MOL complessivo, in crescita di 5 punti percentuali rispetto al consuntivo del 2024.