Il gruppo Intesa Sanpaolo ha archiviato il primo semestre 2025 con interessi netti pari a 7.432 milioni, in diminuzione del 6,8% rispetto ai 7.975 milioni del primo semestre 2024.
Le commissioni nette sono pari a 4.884 milioni, in crescita del 4,7% rispetto ai 4.663 milioni del primo semestre 2024. In dettaglio, si registra una diminuzione del 2,7% delle commissioni da attività bancaria commerciale e una crescita dell’ 8,7% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza, nel cui ambito si registra un aumento del 25,3% per la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli, dello 0,4% per la componente relativa al risparmio gestito (con commissioni di performance pari a 12 milioni nel primo semestre 2025 e a 22 milioni nel primo semestre 2024) e del 4,5% per quella relativa ai prodotti assicurativi.
Il risultato dell’attività assicurativa ammonta a 922 milioni, rispetto ai 903 milioni del primo semestre 2024.
Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value ammonta a 552 milioni, rispetto ai 101 milioni del primo semestre 2024, con la componente relativa alla clientela che aumenta a 179 milioni da 150 milioni, quella di capital market che registra un saldo positivo per 172 milioni rispetto a un saldo negativo per 342 milioni e quella dell’attività di securities portfolio and treasury che diminuisce a 201 milioni da 293 milioni.
I proventi operativi netti sono pari a 13.789 milioni, in crescita dell’ 1,1% rispetto ai 13.637 milioni del primo semestre 2024.
I costi operativi ammontano a 5.242 milioni, in diminuzione dello 0,2% rispetto ai 5.250 milioni del primo semestre 2024, a seguito di una diminuzione dell’ 1% per le spese del personale e dello 0,7% per le spese amministrative e di un aumento del 5% per gli ammortamenti.
Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 8.547 milioni, in crescita dell’1,9% rispetto ai 8.387 milioni del primo semestre 2024. Il cost/income ratio nel primo semestre 2025 è pari al 38%, rispetto al 38,5% del primo semestre 2024.
Il risultato netto pari a 5.216 milioni (+9,4%) nel primo semestre 2025 si confronta con quello pari a 4.766 milioni nel primo semestre 2024.
Dal lato patrimoniale, il complesso dei crediti deteriorati (in sofferenza, inadempienze probabili e scaduti/sconfinanti) ammonta, al netto delle rettifiche di valore, a 4.929 milioni, in aumento dello 0,2% rispetto ai 4.920 milioni del 31 dicembre 2024.
I coefficienti patrimoniali al 30 giugno 2025 – calcolati includendo l’impatto negativo di Basilea 4 e deducendo dal capitale circa 3,7 miliardi di dividendi maturati nel primo semestre 2025 e 2 miliardi di buyback avviato a giugno 2025 – risultano pari a: – 13,5% per il Common Equity Tier 1 ratio (13,3% a fine 2024, 12,8% proforma deducendo l’impatto negativo di Basilea 4), – 16% per il Tier 1 ratio (15,8% a fine 2024, 15,3% proforma deducendo l’impatto negativo di Basilea 4), – 19,1% per il coefficiente patrimoniale totale (19% a fine 2024, 18,4% proforma deducendo l’impatto negativo di Basilea 4).
I coefficienti patrimoniali al 30 giugno 2025 – calcolati non includendo nel capitale alcun utile del primo semestre 2025 – risultano pari a: – 13% per il Common Equity Tier 1 ratio, – 15,5% per il Tier 1 ratio, – 18,5% per il coefficiente patrimoniale totale.
Per il 2025, Intesa SP prevede, tra l’altro, “ricavi in crescita, gestiti in modo integrato, con: resilienza degli interessi netti (attesi per il 2025 a un livello ben oltre quello del 2023 e per il 2026 in aumento), grazie al maggior contributo dell’hedging sulle poste a vista; incremento delle commissioni nette e del risultato dell’attività assicurativa, basato sulla leadership del Gruppo nell’attività di Wealth Management, Protection & Advisory; forte crescita degli utili da trading”.
Inoltre, si attende “una forte distribuzione di valore: – payout ratio cash pari al 70% dell’utile netto consolidato per ciascun anno del Piano di Impresa, con un aumento del dividendo per azione relativo al 2025 rispetto all’importo relativo al 2024; – buyback pari a 2 miliardi di euro avviato a giugno 2025”.
L’odierno CdA ha ravvisato un acconto dividendi cash – da distribuire a valere sui risultati del 2025 – di circa 3,2 miliardi e la delibera consiliare in merito all’acconto dividendi verrà definita il 31 ottobre prossimo, in occasione dell’approvazione dei risultati consolidati al 30 settembre 2025, in relazione ai risultati del terzo trimestre 2025 e di quelli prevedibili per il quarto trimestre 2025. Ulteriore distribuzione per il 2025 da quantificare quando verranno approvati i risultati annuali.