Avvio sottotono per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,2% a 41.154 punti, debole come l’Ibex35 di Madrid (-0,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,4%), il Dax di Francoforte (-0,1%) mentre resiste il CAC 40 di Parigi (+0,1%).
Gli investitori restano cauti con l’attenzione focalizzata sugli appuntamenti di questa settimana, a partire dagli annunci della Fed di stasera e della Banca del Giappone di domani, oltre che le trimestrali dei colossi tech, e l’agenda macro con il job report di venerdì prossimo.
Gli operatori si attendono intanto che la banca americana manterrà i tassi invariati in questa riunione e continuano a stimare un taglio da 25 punti base per metà settembre, per un allentamento previsto di circa 100 punti base nei prossimi 12 mesi.
Occhi anche sul fronte commerciale con Trump pronto a prendere una decisione definitiva sul mantenimento della tregua sui dazi con la Cina al termine dei due giorni di negoziati a Stoccolma.
Restano allo stesso tempo monitorate le tensioni internazionali dopo che il presidente USA ha dato un nuovo ultimatum di 10 giorni alla Russia ribadendo che Mosca andrà incontro a nuove severe sanzioni, compresi dazi secondari, se non accetterà il cessate il fuoco con l’Ucraina.
Sullo sfondo, infine, preoccupano le conseguenze per uno dei terremoti più forti mai registrati al mondo che ha colpito l’estremo oriente della Russia nelle prime ore di oggi e l’allerta tsunami.
Dall’agenda macro, nel secondo trimestre 2025 il Pil preliminare francese è aumentato dello 0,3% su base trimestrale, a fronte del +0,1% sia delle attese e sia del 1Q25. Su base tendenziale, il Pil è salito dello 0,7% dopo il +0,6% del trimestre precedente.
A giugno le vendite al dettaglio in Germania sono aumentate dell’1,0% su base mensile, rispetto al +0,5% delle attese e dopo il -0,6% di maggio (rivisto da -1,6%). Su base annua, sono salite del 4,9%, rispetto al +4,6% del mese precedente (rivisto da +1,6%).
Attesi stamane da Italia, Germania ed Eurozona il Pil 2Q25 e da quest’ultima anche la fiducia consumatori finale di luglio; nel pomeriggio, dagli USA, le richieste mutui MBA, la stima ADP sull’occupazione di luglio e il Pil 2Q25.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,155 mentre il cambio dollaro/yen scende a 147,9. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 71,8 dollari e il Wti (+0,1%) a 69,3 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 85 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,55%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Iveco (+2,2%) che beneficia ancora della conferma di discussioni in stato avanzato per potenziali operazioni riguardanti il settore della difesa, seguita da Eni (+1,1%) e Prysmian (+0,7%). In coda Amplifon che non riesce a fare prezzo per eccesso di ribasso all’indomani dei conti e il taglio della guidance con un crollo teorico del 25%, Recordati (-2,5%) anch’essa dopo i risultati, e Nexi (-1,3%).