Le borse europee chiudono perlopiù positive, mentre Wall Street viaggia cauta dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,0% a 41.638 punti, più indietro il Dax di Francoforte (+0,3%), l’Ibex35 di Madrid (+0,3%) e il CAC 40 di Parigi (+0,1%), flat invece il Ftse 100 di Londra.
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,4%, lo S&P 500 lo 0,2% mentre il Dow Jones è flat.
Cresce l’attesa per la Fed che, stasera, secondo le previsioni, lascerà i tassi invariati per la quinta volta consecutiva, e per la successiva conferenza stampa del presidente Powell, alla ricerca di indizi sulle prossime decisioni di politica monetaria.
Sempre sul fronte delle banche centrali, la Banca del Canada ha lasciato i tassi invariati al 2,75%, mentre occhi domani sulla Banca del Giappone.
Restano monitorati anche gli sviluppi commerciali con Trump pronto a prendere una decisione definitiva sulla tregua con la Cina mentre ha deciso di punire l’India con una tariffa del 25% a partire dal 1° agosto più un’ulteriore sanzione per aver acquistato energia ed equipaggiamento militare dalla Russia.
Focus anche sulle trimestrali a stelle e strisce con i conti odierni di Microsoft e Meta.
Dall’agenda macro, la stima preliminare del Pil dell’Eurozona per il secondo trimestre 2025 ha rallentato, leggermente meno delle attese (flat), a +0,1% su base trimestrale, dal +0,6% del 1Q25 finale. Su base annua, l’aumento è stato dell’1,4%, a fronte del +1,2% del consensus e del +1,5% del precedente trimestre.
A luglio la lettura finale sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona, stilata dalla Commissione europea, si è attestata a -14,7 punti, confermando il preliminare e risultando in linea alle attese. Il dato finale di giugno riportava un valore di -15,3 punti.
Oltreoceano, la prima lettura preliminare del PIL annualizzato del secondo trimestre 2025 ha virato a +3% su base trimestrale, accelerando, oltre le attese (+2,5%), dal -0,5% del primo trimestre 2025. Mentre, la stima ADP ha evidenziato a luglio 104mila nuovi posti di lavoro, a fronte dei 77mila stimati e dei -23mila di giugno (rivisti da -33mila).
Sul forex, l’euro/dollaro scivola a 1,147 mentre il cambio dollaro/yen sale a 149,0. Tra le materie prime, petrolio in ulteriore rialzo con il Brent (+0,8%) a 72,3 dollari al barile e il Wti (+1,0%) a 69,9 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta stabile a 85 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,55%.
Tornando a Piazza Affari, guida Intesa Sanpaolo (+4,4%) che ha chiuso il primo semestre con un utile netto in crescita del 9,4% a oltre 5,2 miliardi, seguita da Bper (+3,1%), MPS (+2,9%) e Prysmian (+2,5%). Crolla Amplifon (-25,5%) all’indomani dei conti e il taglio della guidance, giù anche Stellantis (-4,5%), Recordati (-4,3%) ed Hera (-3,0%) nel giorno della semestrale.