Nei primi sei mesi del 2025 il Gruppo guidato da Agostino Scornajenchi ha consuntivato ricavi totali pari a 1.906 milioni, in aumento del 5,9% rispetto allo stesso periodo del 2024, a seguito principalmente
della crescita dei ricavi regolati delle infrastrutture gas (+108 milioni; +6,7%).
L’EBITDA adj si è attestato a 1.492 milioni, in aumento del 5,3%, principalmente grazie alla crescita registrata dal business delle infrastrutture gas (+67 milioni; +4,7%) per i maggiori ricavi regolati riconosciuti, nonostante la revisione al ribasso del WACC. In lieve aumento il contributo dei business della transizione energetica (+8 milioni).
L’utile operativo adj ammonta a 942 milioni, in aumento del 2,6%. L’aumento
dell’EBITDA è stato in parte controbilanciato dai maggiori ammortamenti (-48 milioni;
pari al 9,9%) dovuti all’entrata in esercizio di nuovi asset, tra cui il terminale di Ravenna, e alla variazione di perimetro del settore stoccaggio.
L’utile netto adj ammonta a 750 milioni, in aumento dell’8,5%, grazie alla crescita
dell’EBITDA e al maggior contributo delle società partecipate nazionali ed estere. Tali effetti
sono stati in parte assorbiti dai maggiori ammortamenti connessi all’entrata in esercizio degli investimenti realizzati e alla variazione di perimetro e dai maggiori oneri finanziari connessi alla maggiore esposizione finanziaria netta.
Gli investimenti totali ammontano a 1.122 milioni, sostanzialmente in linea rispetto al primo semestre 2024 (1.158 milioni di euro) a fronte del completamento, nei primi mesi del 2025, dei lavori relativi al terminale di rigassificazione di Ravenna.
Gli investimenti tecnici, pari a 1.109 milioni, sono attribuibili principalmente ai settori
trasporto (744 milioni), stoccaggio (119 milioni) e rigassificazione (140 milioni). Gli investimenti del settore Energy Transition ammontano a 92 milioni, in aumento di 34 milioni principalmente per le attività connesse alla conversione degli impianti di produzione biogas a biometano.
Il positivo flusso di cassa della gestione operativa, pari 1.118 milioni, ha consentito di
finanziare buona parte degli investimenti netti del periodo (-1.575 milioni, incluso
l’esborso connesso all’acquisizione di Stogit Adriatica e l’incasso derivante dalla cessione della partecipazione in ADNOC Gas Pipelines).
L’indebitamento finanziario netto dopo il pagamento agli azionisti del dividendo 2024 (-955 milion) e le variazioni non monetarie (+70 milioni), ha registrato un aumento di 1.342 milioni rispetto al 31 dicembre 2024, attestandosi a 17.580 milioni.
Il management ha confermato la guidance FY 2025.