Wall Street chiude in calo dopo 6 giorni consecutivi di rialzi

Wall Street chiude la seduta di martedì in calo e ritraccia dai massimi dopo 6 giorni consecutivi di rialzi.

Così l’S&P 500 chiude a -0,3%, il Nasdaq a -0,38% e il Dow Jones a -0,46%.

Più deciso il calo del Russel 2000 a -0,61%.

Gli analisti aspettano la fine del meeting della Fed iniziato ieri dove deciderà cosa fare per i tassi di interesse a breve termine.

Nonostante le pressioni di Trump su Jerome Powell gli addetti ai lavori sono convinti che la Fed manterrà i tassi invariati in attersa di maggiori dati sugli effetti inflazionistici delle politiche della Casa Bianca.

Infatti sino a oggi l’economia americana ha retto bene agli scossoni causati dalla guerra commerciale scatenata dal presidente americano, nonostante ci sia stato un inevitabile rallentamento.

In particolare l’impatto maggiore si è avuto sulla fiducia dei consumatori, che sta rasentando il livello che generalmente demarca una recessione, e il mercato del lavoro che sebbene in calo è ancora al di sopra delle attese degli analisti.

Sul frotne commerciale nel weekend appena passato Donald Trump ha chiuso le trattative commerciali con l’Eu per dazi al 15%, sebbene molti dettagli siano ancora da approfondire.

L’accordo con il vecchio continente arriva dopo quelli con il Giappone sancito la scorsa settimana per dazi al 15%, ben al di sotto del 25% ipotizzato.

La reazione europea però è stata constrastata con molti leader convinti che l’intesa sia sbilanciata a favore degli Stati Uniti e che l’Eu avrebbe dovuto agire anche sulle big tech americane.

Anche la reazione dei mercati a inizio settimana è stata fredda, segnale che avevano già scontato la chiusura di un accordo.

Tornando all’azionario il focus degli operatori è tutto sulle trimestrali con oltre un terzo delle società dell’S&P500 che pubblicheranno i risultati questa settimana.

Ieri hanno pubblicato i conti, tra gli altri, SoFi Technologies (+6,6%), Merck (-1,7%) e Ups (-10,6%).

Seduta brillante per Cadence Design System (+9,7%). LA software house ha detto di aver beneficiato molto del fiume di investimenti che sta investendo le società di AI e ha alzato le previsioni a fine anno.

Sul fronte delle sconfitte UnitedHealth Group è crollata del 7,5% dopo una trimestrale che ha deluso le attese degli analisti.

Precipita Novo Nordisk con un -21,8% dopo aver tagliato le attese per l’anno in corso.

Passando alle materie prime il Brent sale a 71,69 dollari al barile. In rialzo anche il Wti a 69,17 dollari al barile.

L’oro è sulla parità a 3.379,95 dollari l’oncia. Simile l’andamento dell’argento a 38,28 dollari l’oncia.

Infine sul forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,155 e il dollaro/yen in calo a 147,92.