Mercati – Partenza in denaro per l’Europa, debole invece Milano (-0,1%) frenata da Iveco (-4,7%)

Avvio in rialzo per le principali borse europee.

Milano in controtendenza con il Ftse Mib che cede lo 0,1% a 41.614 punti, bene invece l’Ibex35 di Madrid (+0,9%), il Dax di Francoforte (+0,6%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%) e il CAC 40 di Parigi (+0,4%).

Resta l’attenzione sulla politica monetaria dopo che la banca centrale nipponica, come previsto, ha lasciato invariato il tasso di interesse chiave allo 0,5%.

Il tutto all’indomani della Fed che ha lasciato i tassi fermi per la quinta volta consecutiva da dicembre al 4,25-4,5% sottolineando che l’inflazione rimane “piuttosto elevata”, senza dare indicazioni su possibili attesi cambiamenti di rotta nella riunione di settembre.

Occhi anche sul fronte commerciale con Trump che ha dichiarato di aver raggiunto un accordo con la Corea del Sud che prevede, tra l’altro, dazi al 15% per Seul e zero per gli Stati Uniti oltre a 350 miliardi di investimenti sudcoreani “controllati” dagli Usa e “selezionati” dal numero uno della Casa Bianca.

Focus anche sulle trimestrali dei colossi tech, con i solidi risultati di Meta e Microsoft. Inoltre, c’è attesa per il job report statunitense di domani.

Giornata fitta di appuntamenti macro con l’inflazione preliminare di luglio di Francia, Italia e Germania, il tasso di disoccupazione di luglio della Germania e di giugno dell’Italia e, dagli Usa, reddito e spesa personali di giugno e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,145 mentre il cambio dollaro/yen scende a 149,0. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 72,4 dollari e il Wti (+0,1%) a 70,1 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 84 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,53%.

Tornando a Piazza Affari, guida Banco BPM (+1,5%), seguita da Amplifon (+1,3%) dopo il crollo di ieri, Fineco (+1,0%) dopo i conti, e Banca Mediolanum (+1,0%) nel giorno del Cda per la semestrale. In coda Iveco (-4,7%) dopo i conti, l’Opa di Tata Motors finalizzata al delisting e la cessione a Leonardo della divisione Defence, Tenaris (-3,2%) in scia ai conti e Nexi (-2,1%).