Wall Street chiude la seduta di mercoledì ancora in calo allontanandosi dai massimi dopo che la Fed ha deciso di lasciare i tassi invariati.
Così l’S&P 500 chiude a -0,12%, il Nasdaq a +0,15% e il Dow Jones a -0,38%.
Più netto il calo del Russel 2000 a -0,47%.
Gli analisti si chiedono se la Federal Reserve deciderà di tagliare i tassi di interesse a settembre mentre i titoli americani hanno subito la pressione del rialzo dei Tresury dopo che la Fed ha lasciato il suo tasso principale invariato.
Una mossa che ha scatenato la reazione di Trump che ha definito la banca centrale “sempre in ritardo”.
Ma a stupire i mercati è stata sopratutto la risposta di Powell che ha rilanciato al mittente le aspettative di un taglio a settembre spiegando che la scelta sarà presa unicamente basandosi sui dati e al fine di evitare un aumento dell’inflazione.
Sul fronte commerciale, dopo gli accordi chiusi con l’Europa e il Giappone, Trump ieri ha annunciato dazi al 25% per i beni importati dall’India con un’ulteriore tassa dovuta all’importazione di petrolio russo da parte del secondo paese più popolato al mondo.
Tornando all’azionario il focus resta sulla stagione delle trimestrali con oltre un terzo delle società dell’S&P500 che pubblicheranno i risultati questa settimana.
Ieri è stato il turno di Humana che ha battuto le attese a alzato le previsioni a fine anno. La società specializzata in assicurazioni sanitarie ha chiuso la seduta a +12.4%.
In spolvero anche Electronics Arts, editore e sviluppatore di videogames, con un rialzo del 5,5% dopo aver superato il consensus degli analisti.
Sul fronte delle sconfitte Trane Techologies ha chiuso a -8,4% nonostante risultati superiori alle attese. Ad appesantire i titoli dell’azienda specializzata in sistemi di ventilazione sono state le previsioni per il trimestre corrente, sotto il consensus degli analisti.
In forte calo anche Freeport-McMoRan, produttore e importatore di rame con miniere in tutto il mondo, dopo che Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per dazi al 50% per il minerale.
Passando alle materie prime il Brent sale a 72,27 dollari al barile. In rialzo anche il Wti a 69,89 dollari al barile.
L’oro è in calo a 3.347,7 dollari l’oncia. Simile l’andamento dell’argento in calo a 37,21 dollari l’oncia.
Infine sul forex l’euro/dollaro è in calo a 1,143 e il dollaro/yen sale a 148,79.