Mercati asiatici – Seduta debole tra dazi e dati macro

Seduta di vendite per le principali borse asiatiche dopo la chiusura debole di ieri a Wall Street.

Shanghai e Shenzhen cedono entrambi lo 0,3%, Hong Kong a -0,5%. Performance simili in Giappone con Nikkei a -0,5% e Topix a -0,2%.

Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a -0,7%, l’S&P500 a -0,4% e il Nasdaq flat.

Il sentiment ha risentito delle crescenti preoccupazioni sui dazi commerciali statunitensi in vista della scadenza chiave del 1° agosto.

Il presidente statunitense giovedì ha intensificato la sua azione sui dazi firmando un ordine esecutivo che introduce pesanti “dazi reciproci” sulle importazioni da più di una dozzina di paesi prima della scadenza del 1° agosto.

Le aliquote tariffarie variano dal 15% sui beni sudcoreani, al 20% sulle esportazioni di Taiwan, 19% sulle esportazioni tailandesi, 25% sulle esportazioni indiane.

In un ordine separato, Trump ha aumentato i dazi sui beni canadesi dal 25% al 35%, citando gli sforzi insufficienti del Canada per impedire che le spedizioni di fentanil entrino negli Stati Uniti.

Gli investitori hanno anche osservato una serie di dati economici regionali.

In particolare, in Cina, l’indice Caixin Pmi manifatturiero di luglio è sceso, più delle attese (50,2 punti), a 49,5 punti dai 50,4 di giugno.

In Giappone, il dato finale di luglio del PMI manifatturiero della Jibun Bank si è attestato a 48,9 punti, leggermente superiore ai 48,8 punti della rilevazione preliminare e del consensus.

Nella stessa area, a giugno, il tasso di disoccupazione si è attestato al 2,5%, in linea alle attese e al mese precedente.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,143 mentre il cambio dollaro/yen scende a 150,6. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 71,6 dollari e il Wti (-0,2%) a 69,1 dollari al barile.