Mercati – Borse europee accelerano al ribasso a metà seduta, a Milano (-1,7%) ancora in vetta Campari (+7,9%)

Le borse europee accelerano al ribasso a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in negativo.

A Milano, il Ftse Mib cede l’1,7% a 40.283 punti, male come il CAC 40 di Parigi (-1,9%), il Dax di Francoforte (-1,7%), l’Ibex35 di Madrid (-0,9%) e il Ftse 100 di Londra (-0,5%).

Resta l’attenzione sul fronte commerciale con Trump che ha firmato nella notte un ordine esecutivo per imporre i dazi ai Paesi con cui ha chiuso gli accordi.

Regge l’intesa tra Stati Uniti e Unione europea raggiunta in Scozia, con le nuove tariffe per l’Ue che restano al 15% come stabilito nel vertice tra il presidente americano e la numero uno della CE, Ursula von der Leyen. Stabili anche i dazi sulla Gran Bretagna, al 10% mentre aumentano quelli contro il Canada, dal 25 al 35%, e la Svizzera, al 39%.

Trump ha annunciato che i nuovi dazi entreranno in vigore il 7 agosto e, nonostante abbia firmato l’ordine esecutivo, si è detto ancora disponibile a trattare.

Allo stesso tempo, l’inquilino della Casa Bianca ha inviato delle lettere a 17 delle maggiori case farmaceutiche al mondo nel tentativo di far loro pressione affinché abbassino i prezzi dei medicinali e applichino nei confronti degli USA lo stesso prezzo pagato dagli altri Paesi.

Sguardo infine sull’agenda macro in vista soprattutto del job report Usa in uscita nel pomeriggio.

In mattinata, intanto, l’Eurostat ha comunicato che a luglio i prezzi al consumo preliminari nell’Eurozona hanno registrato una variazione nulla su base mensile, dopo il +0,3% del mese precedente. Su base annua, hanno riportato un +2,0%, in linea con il dato di giugno e al di sopra del +1,9% atteso. L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha mostrato un +2,3%, in linea con attese e rilevazione precedente.

Sempre nella stessa area e mese, la lettura finale dell’indice Pmi manifatturiero ha evidenziato 49,8 punti, confermando la lettura preliminare e le attese.

Più in dettaglio, in Italia l’indice PMI relativo al settore manifatturiero è aumentato, oltre le attese (48,7 punti), a 49,8 punti dai 48,4 di giugno.

Sempre in Italia, a giugno le vendite al dettaglio hanno accelerato, più delle attese (+0,3%), a +0,6% su base mensile dal -0,4% di maggio. Su base annua, sono aumentate dell’1% dopo il +1,4% del mese precedente (rivisto da +1,3%).

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,141 e il cambio dollaro/yen a 150,5. Tra le materie prime, petrolio in flessione con il Brent (-0,4%) a 71,4 dollari e il Wti (-0,4%) a 68,9 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta stabile rispetto all’apertura da 85 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,56%.

Tornando a Piazza Affari, domina la debolezza sul Ftse Mib dove tengono solo Campari che corre con un +7,9% all’indomani dei conti, seguita a distanza da Inwit (+0,3%), mentre si posizionano in coda Fineco (-3,9%), Ferrati (-3,8%), Pirelli (-3,0%) dopo la trimestrale e la revisione al ribasso della guidance sui ricavi, precedute da Leonardo (-2,8%).